Bollette elettriche, Salvini: giusto non pagare per i morosi. Follia da sanare
Elezioni 2018, Matteo Salvini - segretario della Lega - ad Affaritaliani.it. L'INTERVISTA
Che cosa pensa del fatto che le bollette saranno più salate perché bisogna colmare il buco generato dai morosi?
"E' una follia. Spalmare il debito di alcuni sugli italiani che pagano è una follia che cercheremo di fermare in ogni modo possibile".
In che modo?
"Si vota fra dieci giorni e alcune cose le stiamo già fermando. Ad esempio oggi siamo riusciti, denunciandolo, a evitare che in Consiglio dei Ministri passasse la scarcerazione per tutti coloro che hanno pene sotto i quattro anni. E quindi contiamo di fare abbastanza pressioni per evitare la bolletta più pesante per tutti".
Ha ragione chi dice che non bisogna pagare quella parte in più della bolletta per i morosi?
"Assolutamente sì. Io mi pongo l'obiettivo di andare al governo e di evitare questa ingiustizia, non vedo perché un disoccupato italiano che paga la bolletta debba farsi carico del furbetto che ha sullo stesso pianerottolo che non paga una lira. Non esiste. O lo Stato è in grado di garantire che tutti paghino o i soldi non ce li mette quello che paga. E' fuori discussione".
Quindi lei non pagherà?
"Se mi arriva la bolletta del furbetto che di fianco a me non paga io di sicuro non gliela pago".
Quindi se mi arriva una bolletta da 100 euro di cui 30 sono per i morosi è giusto che io paghi soltanto 70...
"Assolutamente sì. Conto di arrivare al governo e di riportare la bolletta a 70. Sicuramente io soldi in più per quello che non paga non li metto".
Juncker ha lanciato l'allarme per le elezioni italiane, che cosa significano le parole del presidente della Commissione Ue?
"E' preoccupato che ci sia la Lega al governo. Perché con la Lega al governo gli italiani hanno la garanzia che le regole in Europa cambiano e che non siamo più lì con il cappello in mano. E quindi capisco benissimo Juncker e la sua preoccupazione. Fa bene ad essere preoccupato, dal suo punto di vista".
Però Berlusconi era tutto baci e abbracci con il capogruppo del Ppe al Parlamento Ue, il tedesco Weber. E lei sa bene chi è Weber...
"So bene chi è Weber, però nel programma che abbiamo firmato, Berlusconi compreso, c'è la revisione dei trattati europei e c'è il fatto che l'interesse dei cittadini italiani viene prima rispetto alle norme che arrivano da Bruxelles".
O da Berlino...
"Bravo, ormai più che da Bruxelles da Berlino. Quindi le direttive sulle banche, quelle sull'agricoltura, sulle spiagge, le regole sul commercio. Con Salvini la musica cambia e quindi è chiaro che a Berlino e a Bruxelles sono preoccupati".
E Berlusconi?
"Può abbracciare chi vuole, però votano gli italiani e non votano i tedeschi o i belgi o Juncker".
Il presidente della Commissione Ue vorrebbe un altro governo a guida Pd?
"Sicuramente Renzi gli ha fatto comodo perché i governi degli ultimi anni in Europa hanno contato meno di zero".
Anche la Bonino fa comodo a Juncker...
"Certo, +Europa è come dire più freddo a uno che ha l'influenza".