Borghi (Lega): "Prima o poi l'Italia fuori dall'Euro"
"Ne sono convintissimo"
Claudio Borghi Aquilini, presidente leghista della Commissione Bilancio alla Camera, non ha dubbi: l’Italia prima o poi uscirà dall’Euro? "Ne sono convintissimo" afferma a 7-Corriere della Sera.
"Sono diventato No Euro nell’estate del 2011. Ero in Liguria, al mare. Mentre in tv scorrevano le immagini della crisi greca, ho pensato: 'Siamo in trappola. Dobbiamo uscire dalla zona Euro'", spiega l'esponente leghista. Che ricorda: "Chiamai il politico più importante di cui avevo il numero, Angelino Alfano. Mi rispose il suo Capo di Gabinetto, mi chiese se era urgente e io replicai: 'Abbastanza, dobbiamo uscire dall’Euro'. Mi viene da ridere: non era decisamente la persona giusta a cui rivolgermi. Cominciai a scriverne sul Giornale, nello stesso periodo in cui Alberto Bagnai creava il suo blog sulle stesse posizioni".
Ma in caso di Italexit gli economisti euristi prevedono uno shock travolgente: perdita del potere d’acquisto, debito alle stelle, risparmi al macero... "Nel gennaio 2013 un think tank inglese riunì a Bruxelles tutti gli economisti No Euro in circolazione. Ne scaturì il “Manifesto di solidarietà europeo”. In pratica arrivammo alla conclusione che la cosa migliore, anche per aggirare la propaganda sullo shock, sarebbe stata l’uscita della Germania per prima dall’Euro".