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Politica
Bossi e Berlusconi uniti contro Salvini. Colpito dal 'fuoco amico'

È sempre più evidente il disegno dei due padri della politica del passato ventennio, Umberto Bossi e Silvio Berlusconi, di trovare tutti i modi possibili per azzoppare Matteo Salvini, uno dei pochi leader in grado di portare voti ad un centro destra acefalo da troppo tempo. Le posizioni radicali, chiare e non più solo lombardocentriche del giovane leghista potrebbero piacere ai tanti indecisi del centrodestra.

GLI SGAMBETTI E LE TRAPPOLE PER SALVINI


Uno dei primi sgambetti è arrivato in occasione della recente e complicata visita a Napoli di Salvini.

Il vetusto padre leghista, invece di prendere le parti dell'attuale capo del suo partito, ha sparato a zero ( in una delle rare interviste che ancora gli fanno) sul suo legittimo erede : 'sono io che tengo la bandiera, se andiamo avanti così la Lega non si salverà , al Sud Matteo crea solo caos'.
Probabilmente non si rende conto di rappresentare politicamente il trapassato remoto ( i millennial nemmeno sanno chi è) e di portare,fomentando divisioni, acqua agli avversari.


BERLUSCONI LAVORA NELL'OMBRA

Il Cavaliere invece, più diplomatico, lavora dietro le quinte.

Prima continuando a proporre, in ordine sparso, candidati di vario genere, da Urbano Cairo a Luca Zaia per finire con Stefano Parisi.

Tutti specchietti per le allodole, utili solo ad alimentare divisioni.
Nemmeno da lui una parola sulla vergognosa 'aggressione' ricevuta da Salvini in terra napoletana.

Ora invece servirebbe una visione più ampia che i due vecchi leader sembrano non possedere.

UN'OCCASIONE UNICA PER IL CENTRODESTRA

Mai come ora necessita, ad un centrodestra che vuole vincere, un'unione di sforzi. Con un PD lacerato, i 5 stelle in crisi di risultati e in evidente difficoltà,l'occasione è unica.

Magari, già da adesso, sarebbe utile decidere il proprio leader.

Le primarie sono la soluzioni più naturale.
Guarda caso né Bossi,né Berlusconi le hanno prese in considerazione.
Potrebbero invece confermare o meno Matteo Salvini nel ruolo di papa del centrodestra.

Non è però assolutamente normale, né tantomeno lungimirante tentare di azzoppare uno dei papabili prima ancora di averlo nominato.

Un gioco scorretto e sbagliato, dettato solo dalla consapevolezza di Bossi e Berlusconi di essere ormai politicamente finiti.

 

Tags:
umberto bossisilvio berlusconimatteo salvini





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