Effetto Brexit sui partiti italiani. Il Pd perde voti, volano i 5 St
Partito Democratico in difficoltà, continua l'avanzata dei 5 Stelle
"Anche se non c'è un impatto diretto delle vicende internazionali sulle intenzioni di voto in Italia, l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea rafforza la tendenza in atto di un indebolimento del Partito Democratico". Lo afferma ad Affaritaliani.it il sondaggista Alessandro Amadori, Università Cattolica e vice-presidente di Istituto Piepoli. "Il Pd ormai è sceso tra il 30 e il 31% abbandonando quota 32, un segnale per il premier Renzi che non va sottovalutato. Allo stesso tempo i 5 Stelle tendendo a rafforzarsi, indirettamente anche per il voto britannico. Il M5S si è consolidato tra il 28 e il 30% ed è a un passo dal Pd". Nel Centrodestra, invece, "la Lega resta ferma al 13%. O Salvini si inventa una Lega 3.0, fornendo un progetto di come gestirebbe il Paese (e la convention di Parma va in questa direzione), o rimarrà ferma al 13%. Forza Italia ha il suo zoccolo duro dell'11%, mentre Fratelli d'Italia ha ormai fatto un salto dal 4 al 5%. Complessivamente il Centrodestra si attesta sul 29%".
"L'Italia è a tutti gli effetti un Paese tripolare - spiega Amadori - e al di fuori dei tre grandi blocchi c'è ben poco. La sinistra-sinistra, che avrebbe un buon bacino, resta ferma al 3,5-4% anche e soprattutto per la mancanza di un leader. Ci sono i Radicali fermi all'1%, Ncd-Area Popolare sul 2,5-3%, non oltre, e il Partito Comunista di Marco Rizzo tra lo 0,5% e l'1%".
E in caso di ballottaggio se si votasse con l'Italicum? "Il tripolarismo si presta a comportamenti opportunistici degli elettori. Come ha dimostrato il voto di Torino, basta che un elettore su dieci del Centrodestra voti M5S per far perdere il Pd. Come abbiamo visto lo scorso 19 giugno - afferma Amadori - i 5 Stelle sono favoriti, perché prendono voti dal Centrodestra ma se restano fuori dal ballottaggio difficilmente votano per un altro schieramento. Il limite di Renzi è proprio un partito fatto su misura, quasi una lista Renzi, che non riceve altri voti, nemmeno dalla sinistra-sinistra che al secondo turno probabilmente rimane a casa e non vota".