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Politica
Camere, Napolitano apre la legislatura e critica il Pd: "Autoesaltazione"

E' il momento dei veti incrociati e delle manovre di disturbo sull'elezione dei presidenti delle Camere. Nelle prime due votazioni tutti i partiti vanno sulla scheda bianca, poi si riuniranno per decidere le strategie. Dalla terza si comincera' a fare sul serio. La Lega per ora tiene su Romani, "FI ha diritto ad esprimere una sua candidatura", dice Salvini. Ma il timore nel Carroccio e' che il Movimento 5 stelle possa votare Calderoli. "Ci metterebbero in difficolta'", sottolinea un senatore. "I pentastellati giocano a tentare di sfasciare il centrodestra e Forza Italia vuole assolutamente il dialogo con il Pd", si sfogano i leghisti che non escludono che di fronte ad un'impasse il segretario possa chiedere a Berlusconi di cambiare cavallo. Ma il partito azzurro tiene il punto, appoggiato da tutta la coalizione, ne fa una questione di metodo.

All'ora di pranzo vertice di Forza Italia a Palazzo Grazioli con Berlusconi. Giorgia Meloni osserva: "Abbiamo fatto del nostro meglio per cercare una soluzione coinvolgendo tutte le forze parlamentari, mi pare che lo stallo sia dovuto soprattutto ad alcune impuntature che per certi versi trovo un po' infantili". "Ieri - spiega uno dei capigruppo del centrodestra - alla riunione hanno dato del 'pregiudicato' a Berlusconi. Una cosa inaccettabile". Brunetta ribadisce che non ci sono trattative tra M5s e FI, con il Movimento che minaccia di puntare su Zanda.

In realta' il Pd sta meditando se lanciare la candidatura della senatrice a vita Segre, per evitare che il gioco delle astensioni possa mettere i dem nel mirino per aver facilitato l'elezione di Romani. "Noi dovremmo presentare un nostro candidato", dice un senatore del partito democratico. Renzi nel pomeriggio dovrebbe tenere una riunione con i suoi per fare il punto. Per ora quindi persiste la situazione di stallo. Tra abbracci e foto alla buvette dei neosenatori visto che la seduta e' sospesa. "Qui e' tutta una confusione. Ci hanno messo nell'ala sinistra sotto Renzi...", sorride un esponente di Fratelli d'Italia.

"Non esporremo nomi ai giochi dei partiti. Noi siamo l'ago della bilancia", sottolinea Di Maio che quando ammette di voler trovare una soluzione con Martina oltre che con Salvini certifica ancor di piu' la distanza con Forza Italia. M5s infatti esclude categoricamente di poter legittimare Berlusconi. "Non farò mai un Nazareno bis", dice Di Maio. Il leader del Carroccio intanto gia' pensa al governo ma avverte: "Faremo di tutto per formarlo, ma non abbiamo paura del voto".

Camera: a vuoto prima votazione, 592 schede bianche

Il presidente provvisorio della Camera, Roberto Giachetti, ha annunciato il risultato ufficiale del primo scrutinio per l'elezione del presidente di Montecitorio: nessuno ha ottenuto la maggioranza richiesta, pari ai due terzi dei componenti l'Assemblea, ovvero 420 voti. I presenti sono 620, i votanti 620, nessun astenuto, 18 schede nulle e 592 schede bianche. Si dovra' quindi procedere con il secondo scrutinio, che si svolgera' nel pomeriggio. Anche nella seconda votazione e' richiesto come quorum la maggioranza dei due terzi dei componenti dell'Assemblea

Napolitano: Pd respinto, voto netto spartiacque a favore movimenti

"Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo ha determinato un netto spartiacque, a inequivocabile vantaggio dei movimenti e delle coalizioni che hanno compiuto un balzo in avanti clamoroso nel consenso degli elettori e che quindi di fatto sono oggi candidati a governare il Paese. In pari tempo, il partito che nella scorsa legislatura aveva guidato tre esecutivi ha subito una drastica sconfitta ed e' stato respinto all'opposizione". Lo ha affermato il presidente provvisorio del Senato, Giorgio Napolitano, in un passaggio del suo intervento in apertura di seduta. "Difficolta' peraltro nascono dal dato obbiettivo che nessuna delle forze premiate dagli elettori ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi nelle due Camere". Per il presidente emerito della Repubblica "occorre comunque corrispondere alle scelte del corpo elettorale e delineare la strada per il prossimo futuro del Paese. E alcuni elementi possono concorrere ad allargare l'orizzonte. Si tratta in sostanza di far leva sull'interesse generale dell'Italia. Esso poggia innanzitutto sul senso, che non puo' mancare, di un comune destino italiano ed europeo. Per quanto anche a questo proposito nulla puo' piu' darsi per irreversibile o scontato".

Senato: Napolitano apre prima seduta nuova legislatura

Giorgio Napolitano ha aperto la prima seduta del Senato della XVIII legislatura. L'ex Capo dello Stato e' dalla mezzanotte presidente provvisorio di Palazzo Madama e seconda carica della Repubblica. A 92 anni guidera' i lavori che porteranno all'elezione del successore di Pietro Grasso. Secondo il cronoprogramma, Napolitano dopo un discorso introduttivo, nominera' i senatori segretari (i sei piu' giovani componenti dell'Assemblea), poi costituira' la Giunta provvisoria per la verifica dei poteri e la convochera' prima di sospendere la seduta. L'inizio della prima votazione e' prevista per le 11,30 circa, ma la scaletta potrebbe non essere rispettata. La Giunta infatti oltre alle verifiche sui 23 senatori subentranti deve esaminare il caso del seggio fantasma in Siciluia, vinto dal movimento 5 stelle ma non assegnato per mancanza di candidati. I tempi, dunque, potrebbero dilatarsi. Il risultato della prima votazione e' atteso per le 14 circa, mentre la seconda e' in programma per le 16,30.

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