Pd, Campana e il bacio virtuale a Buzzi: no alla gogna mediatica
Micaela Campana, bella deputata romana del PD, non merita la gogna mediatica
Quanti "under 40" firmano i loro sms agli amici: "Ok, Capo, un bacio!" ?
Micaela Campana, una bella deputata romana del PD, non merita la gogna mediatica per aver concluso così un messaggio, inviato a don Salvatore Buzzi, allora influente capo di una cooperativa, che a Roma riceveva appaltoni dalle giunte di ogni colore politico.
Come direbbe Francesco de Gregori, un politico non si giudica per questi particolari. Ma si giudica per la correttezza, per la preparazione e per la serietà.
E, soprattutto, prima di giudicarlo, si attende la fine del processo per il presunto reato di "falsa testimonianza", che Campana dovrebbe affrontare alla fine del dibattimento a carico di Buzzi, Carminati e c.
Purtroppo, spesso, alcuni politici e commentatori "condannano", subito, gli indagati. Accadde, qualche mese fa, ad un consigliere regionale renziano, e presidente del PD della Campania, Stefano Graziano, accusato di "concorso esterno con la camorra e corruzione elettorale".
Pochi mesi dopo quelle indagini, la DDA di Napoli chiese l'archiviazione per il reato di "concorso esterno in associazione mafiosa" per Graziano e inviò gli atti alla Procura di Santa Maria Capua Vetere per l'ipotesi di voto di scambio.
Giovedì scorso anche questa ipotesi è stata archiviata.
Ma Travaglio, don Roberto Saviano e Gigino Di Maio, che erano stati durissimi con Graziano e con il PD, all'epoca delle indagini, non hanno dato molto spazio a quella che il politico campano ha definito "la fine di un incubo".
Mentre i suoi colleghi e gli avvocati stanno aspettando le scuse da quanti avevano inflitto all'esponente democrat una stangata, morale, preventiva.