Caporalato, Centinaio: "Imprenditori corresponsabili della schiavitù"
Il ministro Centinaio: "Se esiste la schiavitù la responsabilità è anche degli imprenditori"
"Da oggi farò tutto il possibile per bloccare la piaga del caporalato. Se esiste la schiavitù la responsabilità è anche degli imprenditori": lo dichiara Gian Marco Centinaio, ministro dell’Agricoltura, dopo la morte di 16 braccianti in Puglia, in un'intervista al Corriere della Sera. Quella del caporalato "è una partita che sta gestendo direttamente Matteo (Salvini, ndr). Proprio in queste ore è lì per rendersi conto della situazione e per studiare le possibili soluzioni. Spero che il ministro dell’Interno intraprenda delle azioni più dure di controllo e repressione in quelle zone". E ancora: gli imprenditori "secondo me hanno una responsabilità. Nel Foggiano, ad esempio, su 31 mila aziende solo 7 mila aderiscono al Rea, che è il registro delle aziende agricole che hanno sottoscritto la legge sul caporalato. Perché tutte le altre non lo fanno? Perché la legge non va bene? Perché si servono del caporalato?". Un fenomeno, conclude Centinaio, che "sta arrivando anche al Centronord. Ma la ricetta è una soltanto: più Stato".