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Politica
Carabiniere ucciso, Meloni: ”Pretesto contro migranti? Miserabile chi lo dice"
Foto: LaPresse

"Negli ultimi due giorni i santoni del buonismo italiano e internazionale si sono scatenati contro di me con ogni genere possibile di insulto e improperio. Secondo questi statisti, sublimi giornalisti e arguti osservatori politici della sinistra al caviale (e porchetta), sarei colpevole di aver sfruttato il barbaro omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega come pretesto per attaccare i migranti, salvo poi risentirmi perché l’assassino è americano e non magrebino”. Così Giorgia Meloni risponde a chi in questi giorni l’ha accusata di aver strumentalizzato la tragedia del brigadiere Cerciello Rega, ucciso da un cittadino americano, per fini politici. Nelle primissime ore dopo l’accaduto, nelle notizie lanciata dalle agenzie, si parlava di due nordafricani come autori del delitto. Inducendo in errore molti giornali e siti d’informazione.

“A questi miserabili dico che non prendo lezioni di correttezza da gente come loro, che vive solo di menzogne e mistificazioni. Per me un assassino è un assassino, uno stupratore è uno stupratore, un ladro è un ladro, qualunque sia la sua nazionalità e qualunque sia il suo colore della pelle o la sua fede politica. Da sempre. La mia storia parla per me, e non ho mai fatto sconti ad alcuno per simpatia o calcolo politico, né ho mai attaccato ingiustamente altri per pregiudizio. Ciò che i servi del politicamente corretto non mi perdonano è di non unirmi alla loro schifosa omertà nei confronti dei “compagni che sbagliano”, che oggi sono anche “migranti che sbagliano” – e continua il segretario di Fratelli d’Italia - “assistenti sociali che sbagliano”, “ONG che sbagliano”.

Sono quelli che nascondono gli stupri se sono commessi da immigrati, i furti se commessi da cooperative rosse, l’illegalità se commessa dai centri sociali, le molte Bibbiano d’Italia se possono offuscare la narrazione arcobaleno o il sistema associativo di sinistra. Questi esperti di differenziata, che valutano con la lente della loro ideologia dove mettere le notizie prima di diffonderle, se in prima pagina o nel cestino, sono quelli che oggi vorrebbero accusarmi di faziosità. Mettetevi l’anima in pace – conclude Giorgia Meloni - novelli inquisitori, che non mi faccio intimidire da gente come voi e continuerò a denunciare ogni nefandezza nascosta dalla vostra cinica omertà. A testa alta, fiera della mia onestà, anche intellettuale".

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