Caro Mattarella, rispettiamo il popolo sovrano e le leggi
La Costituzione stabilisce di assistere i cittadini poveri, tutelando il diritto alla salute, all’istruzione, all’abitazione, alla pensione
Puntuali e severi i moniti di Mattarella pro-Bankitalia e autorità autonome dalle direttive della politica e sulla necessità di garantire l'equilibrio di bilancio.
La nostra Costituzione, tuttavia, stabilisce che la sovranità appartiene al popolo. E, in articoli, non meno importanti di quelli "monitati" dal Presidente, sottolinea la necessità di garantire il lavoro. Di assistere i cittadini poveri, come previsto dalla manovra economica del governo Conte, tutelando il diritto alla salute, all’istruzione, all’abitazione, alla pensione.
Quanto alla "vexata quaestio" della legge Fornero, la modifica o l'abrogazione di quelle norme sono prerogative del Parlamento (art.70). E, dunque, su questo punto non ha torto Gigino Di Maio, bacchettato da Cassese. Chi vuole che la legge non venga toccata, deve chiedere e ottenere, in nuove elezioni, la maggioranza. O fare un golpe...
I governanti, è vero, non devono lasciarsi "inebriare" dal potere. Ma, sinora, l'esecutivo non ha minato la legalità costituzionale. E Di Maio e Salvini non hanno formato una sorta di "comitato rivoluzionario". Ma, per la prima volta, si muovono in sintonia non con il "Palazzo", ma con 16 milioni di elettori, poco più di un terzo degli italiani con diritto di voto.
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