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Politica
Centrodestra, Berlusconi sbaglia: così non si va lontano
SCHIAFFO 4 - Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia. Si dice sicuro del 20% alle prossime elezioni. Un'utopia vera e propria se continua a mandare in giro a rappresentare il partito le solite facce.

 

PURTROPPO BERLUSCONI SEMBRA PROSEGUIRE IN STRATEGIA DA BLOCKER: GIOCARE L'ULTIMA PARTITA DEL VECCHIO CAMPIONATO, ANZICHÉ LA PRIMA DEL NUOVO

 

E IL POVERO MILTON FRIEDMAN (CHE NON PUÒ DIFENDERSI) VIENE CITATO IN MEZZO A UN MARE DI SPESA PUBBLICA

 

Dalla nostra rottura, ai tempi del Nazareno, quando il Cav scelse di trasformare Forza Italia in un soccorso azzurro per Renzi, ho scelto di non dire una sola parola polemica, o meno che rispettosa, nei confronti di Silvio Berlusconi.

 

Ognuno ha il suo stile. Da una parte, le ancora inspiegabili offese lanciate verso Raffaele Fitto, perfino nei confronti di suo padre. Dalla stessa parte, nei miei confronti, una poco onorevole licenza di insulto e maldicenza concessa a diversi servitori (non mi riferisco ai camerieri veri di casa Berlusconi, loro professionali e gentilissimi) e il fantozziano adeguarsi alla censura di direttori e giornalisti della casa (inclusi liberali e amici). Eppure, come forse si sa, ebbi personalmente qualche ruolo nella spettacolare rimonta elettorale del 2013: avendo inventato e costruito le campagne su rimborso Imu e Equitalia, e avendo cercato di ridare al centrodestra un minimo di progettualità liberale sui temi fiscali.

 

Ma siamo tutti sufficientemente adulti e vaccinati per sapere come vadano le cose della politica italiana. Magari tra qualche tempo le cose cambieranno, anche l'intendenza seguirà, e pure qualche amico si rifarà vivo...

 

Ciò detto, però, ribadisco il punto. Da parte mia, nessuna ostilità, nessuna sgradevolezza, nessuna critica gratuita. Né ieri, né oggi, né domani.

 

Solo - questo sì - grande sconforto per la sensazione che Berlusconi stia proseguendo, in forme diverse (e assolutamente razionali dal suo personale punto di vista), una strategia da "blocker": bloccare il centrodestra, anziché aiutarne una ripartenza. Nei mesi passati, il blocco aveva i contorni evidenti della strategia nazarena. Oggi ha contorni più insidiosi: apparentemente, si riparla infatti di "unità del centrodestra", ma lo si fa prescindendo da una reale autocritica, da una analisi di fondo sui fallimenti di questi anni, sulle ragioni vere per cui mancano all'appello 9-10 milioni di elettori di centrodestra, giustamente delusi e scoraggiati.

 

Ci si racconta che "uniti si vince", come se bastasse un po' di colla e un'unione di cocci per ridarsi una strategia, una visione, un progetto. Ma così si punta a giocare l'ultima partita del vecchio campionato, anziché progettare la prima partita del nuovo.

 

E quando si passa alla elaborazione programmatica, cadono letteralmente le braccia. Per la verità, ha assolutamente ragione Pierluigi Magnaschi, quando ammonisce a non credere nei programmi, ma solo nelle persone. Tuttavia, leggere certe cose bizzarre fa davvero riflettere. L'ultimo mantra del Cav è infatti riassumibile nella formula "doppia moneta e doppia dentiera" (e magari doppio cinese al Milan).

 

Sorrido per non piangere. Ma davvero si pensa a pasticci di doppia moneta? Di grazia: e il debito pubblico in che moneta lo conteggiamo? E davvero pensiamo di imbambolare gli anziani con promesse impossibili? Li trattiamo veramente da rincoglioniti, quali NON sono? Gli anziani di oggi sono sinceramente angosciati per i figli e i nipoti, e sono i primi, in casa, a non voler essere presi in giro.

 

Nelle ultime settimane il Cav ha proposto tagli fiscali per una quarantina di miliardi (come noi, che però indichiamo in dettaglio i corrispondenti tagli di spesa…), poi ha citato l'abolizione dell'Irap (un'altra trentina quasi), poi ha promesso pensioni a mille euro per tutti (altri quarantacinque miliardi, se si vuole portare a mille ogni trattamento oggi inferiore a quel livello), poi pensioni alle mamme, e sussidi vari...Il mio pallottoliere si è fermato oltre i 115 miliardi di nuova spesa pubblica...E chi paga?

 

Infine, per sovrammercato, viene pure citato (e lui non può difendersi, per evidenti ragioni) Milton Friedman, e la sua sacrosanta imposta negativa sul reddito, come vera e seria risposta alla povertà. Ecco, pregherei solo chi può di dare un consiglio a Forza Italia: evitare di citare Friedman invano, nel contesto di piani quinquennali sovietici. Almeno questo sfregio andrebbe evitato.

Tags:
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