Centrodestra: Salvini tagli con Berlusconi per guadagnare la leadership

Ora o mai più. Matteo Salvini ha avuto il compito, quasi del tutto completato, di traghettare la Lega da partito localistico a forza nazionale. Il suo impegno al Sud è difficile ma non impossibile. Adesso è giunto il momento dell'ostacolo più complicato: rendersi completamente indipendente dal Cavaliere Silvio Berlusconi.

Fino a quando Matteo Salvini non avrà il coraggio di affrancarsi completamente da Silvio Berlusconi non può sperare di vincere le elezioni a nome del Centrodestra. Affrancarsi significa liberarsi da molti pesi che frenano il cammino come il timore, il bisogno, la schiavitù psicologica.

MATTEO RENZI HA ROTTAMATO BERSANI E D'ALEMA

L'altro Matteo, con una battaglia sanguinosa, è riuscito ad affrancarsi e rottamare alcuni grandi vecchi nemici come Pierluigi Bersani e Massimo D'Alema. I due paiono scomparsi dalla scena mediatica, così come quel Roberto Speranza, che costituiva un'altra pesante palla al piede.
Adesso, dopo la vittoria alle primarie, Renzi potrà dedicarsi al bersaglio grosso, le elezioni del 2018. Per questo obiettivo si è dimesso ben due volte. Inusuale per un politico nostrano.

BERLUSCONI IMPALLINA TUTTI GLI EMERGENTI

Per Matteo Salvini il percorso è diverso. L'ego di Berlusconi non permetterà mai al centrodestra di fare le primarie e lo sport preferito dal Cavaliere è da tempo il tiro al candidato emergente. L'ultimo impallinato della serie Stefano Parisi, politicamente affondato e cancellato pure sul simbolo di FI.
Quindi unica possibilità rimane la conquista sul campo della leadership di un centrodestra moderato.

SALVINI DEVE AFFRANCARSI DA BERLUSCONI

Che fare?
Il tenace Matteo Salvini dovrebbe, innanzitutto, decidere di affrancarsi completamente dall'ottantenne Cavaliere in maniera decisa e cercare di guadagnarsi il consenso dell'area moderata di centro destra e del mondo imprenditoriale, dando enfasi a posizioni più rispondenti alla realtà economica attuale.

FLAT TAX E ITALEXIT DA RIPENSARE

Su quali temi?
Non molti per la verità, ma due in particolare sono decisivi e richiedono una presa di posizione netta: il primo sulle tasse e il secondo sull'Europa.
La flat tax ( aliquota morbida e uguale per tutti) richiamata più volte va bene solo per la pancia di un elettorato ' incazzato' ma non per uno moderato che ricerca stabilità e non salti nel vuoto. La seconda sul rimanere in Europa, il popolo degli imprenditori considera una disgrazia il solo pensare ad un referendum popolare per decidere se stare o meno in Europa.
Occorre dare messaggi di sicurezza in tal senso.

IL MOMENTO POLITICO E' FAVOREVOLE

Il momento politico è favorevole. Stanno finalmente emergendo i forti limiti di capacità di governo e di democrazia del lider maximo Grillo e del suo movimento. Il PD in mano a Renzi non sembra avere la spinta del passato. I giochi possono essere in mano a un centro destra unito e con un leader di peso. E la legge elettorale, con una logica di alleanze, può aiutare in tal senso.
A questo proposito nell'arena politica centrodestrista non si vede nessuno in grado di attrarre consensi aldilà di un Matteo Salvini, però irrobustito da posizioni più strategiche e meno di scontro.
Se il giovane leghista saprà circondarsi di una squadra pensante e gestire il suo credito politico più da manager e meno da uomo di piazza potrebbe ottenere risultati inimmaginabili.
Ci vuole coraggio e forza di rischiare.
Saprà Salvini buttarli sul campo?