Centrodestra, Toti: "Io con la Meloni? Non ci penso neanche!". L'intervista

Quale futuro per il Centrodestra dopo le elezioni europee del 26 maggio? Affaritaliani.it lo ha chiesto al Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti.

E' davvero possibile costruire dopo le Europee un governo di Centrodestra senza il M5S come dice Giorgia Meloni?
"In questo Parlamento se ci fossero i numeri per un governo di Centrodestra ci sarebbe già, visto che è la coalizione che ha preso più voti alle ultime elezioni. Se abbiamo un governo di larga coalizione all'italiana, con la Lega e i 5 Stelle, è perché non c'erano i numeri per un governo di Centrodestra".

Quindi bisognerebbe passare da nuove elezioni politiche per avere un governo di Centrodestra...
"Credo che si debba passare da nuove elezioni indubitabilmente. Sarebbe un pessimo segnale se tornassimo alle transumanze parlamentari e alle maggioranze e alle geometrie variabili. Gli italiani alla politica chiedono serietà. Hanno votato il Centrodestra ma non c'erano i numeri per colpa di una pessima legge elettorale più votata all'autoconservazione della classe dirigente parlamentare che non alla governabilità del Paese e priva di ogni elemento di scelta per i cittadini. Oggi questi sono i numeri, abbiamo a che fare con una maggioranza di necessità che è nata da una sorta di compromesso storico in salsa Terza Repubblica".

Il sottosegretario Armando Siri dovrebbe dimettersi?
"Assolutamente no. Ci mancherebbe che un avviso di garanzia fosse automaticamente un atto che obbliga alle dimissioni. Vorrebbe dire neppure dare alla Magistratura nel suo complesso il potere di decidere chi può occupare una carica pubblica e chi no, ma di darglielo prima ancora del giudizio. Sarebbe un turbamento dell'equilibro costituzionale".

Giovanni Toti sta per uscire da Forza Italia e per passare con Fratelli d'Italia?
"Ma no! Non ci penso neanche! Non ci penso neanche! Mi auguro che sia Forza Italia sia Fratelli d'Italia - o almeno, Fratelli d'Italia lo ha dichiarato già più volte, Forza Italia almeno la parte più consapevole - dopo le elezioni europee sappiano intraprendere un percorso di rinnovamento che li porti a superare loro stessi nella forma in cui esistono oggi per fare qualche cosa di più nuovo e di più utile alla politica italiana. Giorgia Meloni ha detto di essere disponibile a farlo, l'ho apprezzata per questo, vedremo a quali condizioni".  

Quindi lei sta proponendo un partito unico Forza Italia-Fratelli d'Italia...
"Almeno a coloro che ritengono di dover fare questo percorso, non è mica una ricetta del medico. Ma non solamente loro, c'è pieno di forze sparse in giro che non hanno oggi una casa: liste civiche, l'area cattolica etc... Però bisogna intendersi di cosa parliamo".

Cioè?
"Non penso a un partito solamente sovranista o solamente conservatore. Penso a un partito molto largo che possa accogliere tutte quelle anime che erano presenti nel Pdl che fu".

Un partito alleato della Lega...
"Assolutamente sì".

Lei si presenterà al congresso di Forza Italia come coordinatore o segretario o leader (quello che sarà)?
"Se fanno il congresso di Forza Italia con le regole congressuali dei partiti novecenteschi non ci penso neanche. Se faremo una cosa nuova con delle primarie aperte a tutti i soggetti della società civile a cui da tempo mi appello - certamente militanti e dirigenti di Forza Italia, ma anche militanti e dirigenti di liste civiche e di associazioni - io sono disponibile. Se si fa un congresso come quello che ho visto fare in qualche città con qualche decina o massimo centinaio di tesserati per restare chiusi nel bunker, non è la mia partita e non è neanche un grande vantaggio per nessuno".

Però il 26 maggio voterà Forza Italia...
"Ho già detto che voterò il presidente Berlusconi per affetto e per convinzione".