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Politica
I fatti di Colonia e il doppiopesismo di certa sinistra


Notte di Capodanno, Colonia, Amburgo, Dusseldorf, ma anche Helsinki, Zurigo e altre città Europee, sono stato il teatro di schifosi atti criminali nei confronti di decine di donne che hanno subito molestie, furti, rapine, aggressioni da parte di migliaia di uomini di origine nordafricana, tra cui anche decine di profughi o richiedenti asilo; il tutto pervaso e ispirato da una componente religiosa estremistica che si basa su evidenti segni discriminatori e sessisti.
Queste nefandezze sono balzate alla ribalta qualche giorno fa dopo che decine di vittime hanno preso coraggio e hanno denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine.
Come era ovvio, è esplosa la polemica con decine e decine di dichiarazioni da parte dei rappresentati della polizia tedesca che ha cercato di "giustificare" la mancata prevenzione e, soprattutto, l'assenza di un pronto intervento durante gli accadimenti e nella mancanza e tempestiva repressione successiva il compimento di questi fatti criminali.
La Canceliera Merkel, a distanza di 7 giorni, alza i toni e minaccia espulsioni per i responsabili dei reati percependo il malumore , sempre più esteso, che serpeggia tra i suoi connazionali che non sono più così propensi all' accoglienza generale, indiscriminata e senza limiti dei milioni di richiedenti asilo che cercano di "sbarcare" in terrà teutonica.
Insomma la globalizzazione, senza "se e senza ma", l'accoglienza tout court sembra affievolirsi anche nella Grande Germania, nel nuovo Reich di stampo socialdemocratico popolare europeo.
Sembrerebbe, che certi allarmi lanciati da più parti contro un'invasione di massa senza controllo e ordine siano stati accolti da quelle forze di governo portatrici dell'ideologia europeizzante, della libera circolazione delle persone, delle società multiculturali e multietniche che sognano il Vecchio Continente senza identità, cultura, storia, tradizioni.
Si sta compiendo tabula rasa di tutto quello che fu, che era, che è (ancora per poco evidentemente....) l'Europa dell'antica Grecia, dell' impero Romano, dei Comuni, dei primi Stati nazionali, delle prime Democrazie, ecc.
Parrebbe (ho il vago sospetto che sia solo apparenza) che tale disegno politico-sociale lo si voglia fermare, o almeno, ritardare.
Credo che nessuna persona di buon senso non abbia provato timore e paura per i fatti accaduti, perchè non sono stati episodi isolati, perchè, ci dicono alcuni fonti investigative, siano stati pre-organizzati e non possono non farci tornare alla mente le stragi di Parigi del mese di novembre, e capire che la sicurezza in Europa sia alquanto flebile se non inesistente.
Ogni cittadino avrà percepito che pericoli stiamo vivendo e che genere di società si stia costruendo.
Ma non è totalmente così, purtroppo.
Il sedicente "Osservatorio antifascista" ha pubblicato su Facebook una delirante e sconcertante dichiarazione in cui venivano enunciati una serie di argomentazioni che fornivano una sorta di "giustificazione" agli autori dei fatti di Colonia. Giustificazioni che si fondano e si ergono sui consueti dogmi ideologici che conferiscono agli autori della dichiarazione, l'esclusiva proprietà dei valori dell'antirazzismo, della solidarietà, della democrazia e, dulcis in fundo, dell'elevato senso di giustizia e libertà che li contraddistingue.
E allora, secondo loro, la vicenda è stata "montata" dai soliti mass-media di regime; la destra xenofoba strumentalizza la vicenda; gli immigrati non sono tutti delinquenti; che ogni giorni avvengono stupri senza arrivare alla ribalta della cronaca;ecc. Mi fermo qua, ma il concetto è chiaro.
Questa dichiarazione postata sul famoso social network potrebbe essere un falso o opera di una mitomane, ma i concetti espressi non si discostano molto da quelli che hanno ispirato la manifestazione antirazzista svoltasi ieri a Colonia.
Gli striscioni e i cartelli mostrati dai manifestanti erano "più edulcorati" ma il "pensiero" espresso è sempre "fedele alla linea" .
Alcune domande a quei manifestanti e all'autore del post.
-Prima domanda: per quale motivo questi difensori della libertà, antisessisti, antifascisti, anti xenofobi, "anti a prescindere" non hanno manifestato il giorno dopo le vicende di Colonia e delle altre città tedesche ed Europee in difesa delle donne? Perchè forse gli autori sono i poveri immigrati che (uso le loro parole) sono persone sfuggite da guerre e carestie e quindi si saranno sentiti emarginate e discriminati e quindi, bisognosi d'affetto, si saranno comportati di conseguenza ? Mentre se questi delinquenti fossero stati europei allora ecco gridare in difesa delle donne ed esprimere tutta l'indignazione per certi uomini schifosi meritevoli solo di castrazione chimica o evirazione.
Non erano loro, quelle stesse manifestanti che anni fa, diedero vita al movimento denominato "se non ora quando" che denunciava nelle piazze e in internet la mancanza di rispetto delle donne e denunciando gli atti di femminicidio e gli abusi perpetrati e chiedevano a gran voce pari dignità tra i sessi e lottavano contro il maschilismo imperante ? E ora che fanno, chiedono rispetto per la donna e allo stesso tempo si esprimono contro il razzismo ?
No, scusate, fatemi capire. Cosa c'entra il razzismo in questi episodi (semmai si deve parlare di sessismo) ?
Forse ho capito: è difficile venir meno alle proprie convinzioni ideologiche che conducono a "discriminazioni" anche davanti alla realtà dei fatti.
Perchè se il violentatore o il molestatore è un europeo, è uno sporco maschilista e fascista; mentre se è uno straniero proveniente dal Terzo Mondo allora si manifesta contro il razzismo della "sporca e infame" destra che strumentalizza gli episodi criminali.
-Seconda domanda: la loro "sensibilità", la loro "umanità, la loro solidarietà, valori di cui di cui si dicono esclusivi portatori, valgono solo per gli immigrati, oppure anche per i disoccupati, gli emarginati, i poveri che sono cittadini italiani ?
Faccio questa domanda perchè da anni non vedo manifestazioni per difendere i connazionali italiani/europei vessati dalla crisi e da un Europa colonizzatrice.
Non ho visto cortei e sfilate o manifestazioni di solidarietà per quei cittadini, magari donne anziane, vittime di rapine, stupri e ammazzate per pochi euro o per oggetti di poco valore da parte di questi "abbandonati e mancanti di affetto" profughi o sedicenti profughi (per rinfrescare la memoria a questi paladini dell'umanità, ma solo quella che proviene dal Sud del Mondo, la strage di Palagonia in provincia di Catania, le vittime di Milano del "profugo" Kabobo, e decine di altri casi che tutti conoscono).
Non ho visto e non vedo manifestazioni contro certe banche e istituti di credito fallite o prossime al fallimento molto vicini a certi ambienti di una certa parte politica che hanno messo sul lastrico migliaia di piccoli risparmiatori-lavoratori (i proletari li definirebbero lor signori), "salvate" tramite le tasse riscosse dall' Erario e provenienti per a maggior parte dai contributi versate dai lavoratori dipendenti.
No, nulla di nulla; nemmeno un cartello affisso davanti a qualche filiale di quelle banche, nemmeno un post sui social network.
Il silenzio più "assordante".
Ma, forse alcuni di questi paladini, si "lavano la coscienza" manifestando il Primo Maggio devastando le città e alcuni simboli della ricchezza e del lusso, senza però che tali scorribande portino beneficio ai più deboli, ai più poveri, ai più indifesi (anzi con le loro tasse lo Stato e gli enti locali risarciscono i danni che questa teppaglia ha perpetrato).
-Ultima domanda: hanno la consapevolezza che le loro ideologie, i loro atti, le loro espressioni sono lontanissime da quegli ideali a cui dicono di ispirarsi?
Sanno che quegli ideali sono lontanissimi dai valori della Resistenza partigiana europea che è il loro "faro", il loro "totem" ?
Sono convinto che necessitano di un lungo e approfondito ripasso della Storia del secolo scorso perchè solo così potranno comprendere che milioni di persone hanno dato la vita per avere un' Europa libera, civile, democratica basata sull'autodeterminazione espressa dal volere popolare; che hanno combattuto e dato la vita contro l'ingerenza e il dominio di tirannidi straniere che invasero stati liberi e democratici non solo con i loro eserciti, ma anche con la loro potenza economica e demografica.
Meditate.

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