Comunali, ora un Centrodestra moderato e unito può tornare a guidare il Paese
Pd e M5S in confusione ma Berlusconi resta sordo
La perfetta confusione che sta agitando la maggior parte della politica italiana in questo momento storico potrebbe essere un'occasione, forse irripetibile per il centro destra, di ritornare alla guida del paese.
E questa riflessione non nasce dai risultati delle amministrative, che hanno logiche e leggi elettorali diverse da quelle che si immagina vogliano i partiti per la prossima tornata al voto, ma dall'evidenza dei fatti.
CENTRODESTRA IN RIPRESA. OCCASIONE STORICA
È evidente un Pd che si sta riassestando dopo la scissione, in condizioni economiche non certo floride, guidato da un Matteo Renzi che pare aver perso lo smalto del giovane politico vincente di un paio di anni fa.
Un Renzi che cerca senza riuscirci di ritrovare il 'filo', prima chiedendo elezioni anticipate, poi rigettandole quando salta il modello di legge elettorale, poi tentando un timido e pericoloso approccio al nuovo che avanza rappresentato dall'ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. In forte confusione.
CENTRODESTRA IN RIPRESA. NELLA CONFUSIONE IL PD
L'unico che sotto traccia sta raccogliendo consensi è l'attuale premier Paolo Gentiloni ma nel pollaio PD ci sono ben altri galli e quindi il suo destino è il ritorno nelle seconde file.
L'altra faccia della sinistra capitanata dal trio Pierluigi Bersani, Massimo d'Alema e Roberto Speranza non sembra aver la massa critica per poter rubare voti pesanti al PD ma, sicuramente rappresenta una spina nel fianco per il suo segretario.
CENTRODESTRA IN RIPRESA. IL M5S INNAUTODEMOLIZIONE
Il M5S esce perdente dalle elezioni ma soprattutto sembra essere entrato in un processo di autodemolizione con dichiarazioni di qualche esponente che durano giusto il tempo della rettifica da parte di altri.
L'esempio dell'attacco di Virginia Raggi suo tema migranti e campi Rom con contrordine del lider maximo, ad esempio, non solo ha scatenato l'ira della Cei e del Viminale, ma ha dimostrato,ancora una volta, che i pentastellati mancano ancora di solida esperienza politica.
In questo marasma un centrodestra unito, guidato da un leader credibile uscito da serie primarie, potrebbe realisticamente aspirare a riprendere la guida del Paese.
Rimane un unico ostacolo, che però è una montagna, l'ipertrofico ego del Cavaliere Silvio Berlusconi.
L'attuale 'Signore degli Agnelli' considerandosi ormai l'unico highlander della politica italiana immagina un ritorno in pista in prima persona, senza se e senza ma.
CENTRODESTRA IN RIPRESA. L'EGO IPERTROFICO DEL CAVALIERE
In questo delirio di onnipotenza il Cavaliere nemmeno si è accorto della lezione impartita dal, non più suo, Milan.
La squadra, dopo la vendita, sembra aver ripreso un'energia da troppo tempo dimenticata.
Ovviamente non si può vendere il Centrodestra ma si può però lasciare spazio a un qualche leader riconosciuto da tutti quelli che condividono l'ideologia di un centrodestra moderato.
Un leader alla guida di un centrodestra che chiede più equilibrio verso l'Europa, più rigore sul tema migranti, meno burocrazia e fisco sulle spalle degli imprenditori, più rispetto per gli italiani tutti.
Missione impossibile far cambiare idea al Cavaliere? Al momento sembra davvero di si.