A- A+
Politica
"Conflitto d'interessi? Noi ci siamo. Vediamo se ci sta anche il M5S..."

Mentre improvvisamente si accende anche su questo tema l’ennesimo conflitto tra Cinque Stelle e Lega al governo, il movimento di Luigi di Maio tende ad accreditare la tesi che sono loro ad aver riaperto il dibattito sul conflitto d’interessi.

Peccato che la proposta di legge del PD sia stata depositata il 7 Giugno 2018. Siamo contenti che anche loro adesso ne condividano l’urgenza, dopo un anno, ma non ne rivendichino la primogenitura, carta canta.

La somma della proposta che porta la mia prima firma con quella a prima firma di Francesco Boccia porta però con se una novità a cui i firmatari delle proposte di legge dei grillini non avevano posto attenzione, oppure non potevano porre attenzione. Il conflitto di interesse digitale. Come ha scritto Francesco Boccia, “La regolazione del conflitto di interessi è l’architrave delle regole del gioco e non si può guardare alla società di oggi proponendo il modello novecentesco così come fa il M5S o la stessa Lega, connivente, limitando le proposte come se la società digitale non esistesse. La proposta di legge Boccia sul conflitto di interessi digitale che il PD ha presentato in conferenza stampa alla Camera è l’altra faccia della medaglia del conflitto di interessi ‘tradizionale’ che si sintetizza nella proposta depositata a inizio Legislatura. Il Partito Democratico, come ha sottolineato il presidente del Gruppo alla Camera, Delrio, vuole prevenire tutti i conflitti. Oggi, invece, la sensazione è che la maggioranza non sia tanto interessata al conflitto di interessi quanto all’interesse per il conflitto.

Personalmente ho focalizzato il conflitto d’interesse “classico” tra i titolari di cariche di governo nazionale e regionale, e anche tra le cariche elettive in assemblee legislative e il possesso, anche per interposta persona o tramite società fiduciarie di partecipazioni rilevanti, nei settori della difesa, del credito, dell’energia, delle opere pubbliche di preminente interesse nazionale, delle comunicazioni e dell’editoria di rilevanza nazionale, dei servizi pubblici erogati in concessione o autorizzazione, nonchè in imprese operanti nel settore pubblicitario. Il possibile conflitto d’interesse non deve determinare un’impossibilità all’esercizio del mandato, ma determina che in via preventiva, o mediante l’affidamento in gestione dei beni, o se non sussistono altre misure sufficienti, su richiesta dell’Autorità antitrust, attraverso la vendita, sia risolto il conflitto. Analogo ragionamento viene fatto anche per l’ineleggibilità dei membri del parlamento, qualora abbiano il controllo di società vincolate allo Stato con contratti pubblici, oppure titolari di concessioni o autorizzazioni amministrative. Ma oggi noi diciamo, integrando la proposta originale, questo non basta, oltre al possesso o al controllo di aziende di capitali legate allo stato, il conflitto sorge anche se la ricchezza dell’azienda che controlli, è ricca dei dati personali delle persone, se la tua attività comporta la profilazione delle persone, oppure il cosiddetto nudging. Oggi il conflitto di interessi non riguarda soltanto l’editoria se gestita o condizionata da chi ha un ruolo politico ma anche chi si occupa di dati, di informazioni, di business o di attività che, anche attraverso il web, incidono sulle scelte politiche. Vale per Casaleggio così come per tutte quelle società private che usano piattaforme on line per influenzare le scelte politiche, attraverso l’analisi e la canalizzazione del sentiment degli elettori.

Il Movimento ha problemi ad affrontare questa battaglia ? No ? Perfetto allora, nei rispettivi ruoli, questa battaglia si può fare insieme, per noi anche insieme alla Lega e a Forza Italia, alla sinistra di LeU, se siamo tutti d’accordo. Questa non è una battaglia contro qualcuno, questa è una battaglia per liberare la politica dalla possibile dittatura dei dati personali posseduti da qualcuno.

La politica deve essere libera da conflitti d’interessi e libera da qualsiasi condizionamento. Più siamo a pensarla così, meglio è.

Commenti
    Tags:
    conflitto interessi pd m5s





    in evidenza
    Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

    Annalisa fa doppietta

    Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

    
    in vetrina
    Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce

    Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce


    motori
    BMW lancia i corsi di guida avanzata per conducenti di veicoli blindati

    BMW lancia i corsi di guida avanzata per conducenti di veicoli blindati

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.