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Politica
Consorte, ex Unipol, scende in campo. Rivoluzionare sinistra, stop al buonismo

Sembra l'ultimo ideologo della sinistra. Il buonismo come errore capitale, la politica sostituita dal marketing, la classe dirigente senza alcun rapporto con i cittadini, l'assenza di una visione. Sono quasi sentenze le considerazioni sulla sinistra italiana dell'ex ad e presidente di Unipol Giovanni Consorte. Uscito dal colosso assicurativo controllato dalle coop dopo la scalata a Bnl, oggi si occupa di finanza ma giocherà un ruolo dopo la catastrofe elettorale.

Ha detto che avrebbe ripreso la tessera del Pd ma non lo ha fatto...
"Vorrei prima capirne l'evoluzione. E’ inutile ripetere i soliti rituali (assemblea, congressi) che portano alla paralisi e alla degenerazione delle correnti. La proposta più importante è l’organizzazione di una convention aperta ai non iscritti, per costituire un nuovo partito democratico di sinistra che conduca nell’immediato il Paese fuori dalla crisi in cui continua a trovarsi".

Giovanni Consorte apeLaPresse
 

Ma nessuno ti regala niente, te lo devi prendere...
"Lavorerò a questo. Non c'è altra strada. Bisogna portare dentro a quella che sarà la nuova forza della sinistra una marea di gente e mettere in discussione i gruppi dirigenti. Le persone affidabili e culturalmente attrezzate sono state allontanate dalla politica. Queste sono in grado di far riprendere il Paese. A tutti i livelli si assiste ad un abbassamento della qualità delle persone chiamate a ricoprire ruoli di rilievo. Queste devono interpretare i reali bisogni dei cittadini e delle imprese e non ricercare slogan o confrontarsi continuamente su problematiche che non hanno impatto alcuno sulla vita delle persone".

Ma la sinistra è un ectoplasma in stato di coma..
"Il problema sta nella fondazione del Pd e nel suo gruppo dirigente. Non si possono fondere ideali e culture diverse, solo finalizzate ad accrescere il numero di elettori ed il potere. Non si può prendere un partito come i Ds e fonderlo con un partito ex Dc. Lo avevo detto che sarebbe esploso tutto. Si è finito per trasformare la politica da arte di mediazione e governo a marketing, comunicazione che ha un effetto però brevissimo ed effimero e non risolve alcun problema".

Cosa deve fare la sinistra?
"Rilanciare le imprese, aiutando il risanamento di quelle in difficoltà e supportando la nascita di nuove; con lo sviluppo delle imprese, rilanciare il lavoro e rivedere la fiscalità in Italia, con l’obiettivo di renderla competitiva/equivalente a quella dei principali paesi europei. Rilanciare gli investimenti pubblici ed infrastrutturali, incentivare la ricerca, ed in particolare in campo sanitario (in tutto il mondo i principali paesi stanno investendo in questo settore), destinando a tale scopo quote più significative del Pil. Diventa fondamentale per l’export e per sostenere una maggiore competitività a livello internazionale. Dobbiamo diventare un Paese di riferimento per tutti i Paesi in via di sviluppo (come quelli africani o dell’America latina) per supportarne la crescita".

E l’UE? Non limiterà tutti questi propositi?
"E' banale ma le regole che tengono assieme i Paesi europei vanno riformate drasticamente. Sarà questo anche il banco di prova per il governo M5S – Lega che dovrà realizzare un equilibrio fra promesse fatte in sede elettorale, i vincoli dell’UE e di bilancio, e le risposte che i cittadini si aspettano. Senza posti di lavoro, senza la creazione di nuove aziende innovative, senza il rafforzamento di quelle esistenti, senza manovre che allentino la morsa del fisco, l’Italia non potrà tornare ad essere al servizio del cittadino. In poche parole, occorre rilanciare l’economia reale con misure shock e non quella “di carta”. Dissertare su “euro sì/euro no” serve solo a sfuggire dalla esigenza di definire le riforme".

Dai risultati elettorali, sembrano rispondere ai malesseri delle classi più deboli Salvini e Di Maio...
"Il populismo da sempre fa proseliti fra le classi più deboli ed in Italia è facile con 5 milioni di persone sulla soglia della povertà. Distinguerei comunque tra M5S e Lega. M5S rappresenta un movimento/partito nato dal mondo dei social. Di Salvini possiamo non condividere molto del pensiero, ma certamente non disorienta i suoi elettori e si esprime con messaggi semplici e non “da marketing pseudo-intellettuale”. Il buonismo con il quale a sinistra si è trattato il tema migranti ad esempio è stato un errore colossale. Bisognava gestire il fenomeno e non si è fatto. Almeno Minniti ha ridotto gli sbarchi".

Perché la sinistra sarebbe meglio del cosiddetto populismo?
"Il populismo avanza con l’abbassamento del tenore di vita e l’aumento della insicurezza, anche con banali promesse, che comunque per i più sfortunati rappresentano una speranza. Bisogna migliorare il rapporto tra lavoratori e pensionati attualmente pari a 2 pensionati ogni 3 occupati. La fiscalità generale dedicata alla sanità non può andare oltre gli attuali 149 mld di euro. Questi aspetti ed altri sui quali ci si potrebbe dilungare non sono “né di sinistra, né di destra”, ma vanno affrontati e risolti per garantire una vita dignitosa alle attuali generazioni ed una prospettiva accettabile per le prossime".

La globalizzazione è diventata una tigre che ci cavalca distruggendo welfare e territori...
"La globalizzazione penalizza i paesi deboli, non quelli forti. L’Italia deve rientrare tra i paesi maggiormente industrializzati del mondo per difendersi dagli effetti negativi".

Come vede l'attuale governo giallo-verde e come invertire il nostro declino?
"I vincoli interni ed i vincoli posti dall’UE, ridimensioneranno inevitabilmente le promesse. Ma l’Italia potrà invertire la tendenza al declino solo se i cittadini pretenderanno dalla politica lavoro, minore fiscalità e welfare, mettendoci dal canto loro un sano spirito nazionale e grande impegno, per far diventare il Paese più competitivo. A questo dovrebbe servire la sinistra a cui voglio lavorare io".

 

 

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giovanni consortesinistracrisi sinistrapdunipolrivoluzione sinistraprimarie pd





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