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Politica
Consultazioni, Meloni: "Al voto o è un inganno. M5S-Pd solo sulle poltrone"

Consultazioni, Meloni, al voto o è un inganno

"Abbiamo ribadito la nostra posizione chiara e semplice. Per noi l'unico o sbocco possibile e' lo scioglimento immediato delle Camere ed il ritorno alle urne. Abbiamo chiesto a Mattarella di valutarlo anche nel caso in cui M5S e Pd confermassero la loro volonta' di procedere verso il 'patto della poltrona', che e' un inganno". Lo dice Giorgia Meloni di Fdi. "Abbiamo sentito parlare solo di poltrone e non di programmi, con una serie di stop che dimostrano la capacita' di sopportazione delle due forze politiche. Sara' un altro governo destinato a durare pochi mesi, a litigare e caratterizzato dalla instabilita'. La stabilita' ci sarebbe se si andasse a votare", conclude Meloni. 

Consultazioni, Svp si asterrà a voto di fiducia governo M5s-Pd

"Chiediamo e speriamo che ci sia un esecutivo che possa evitare l'aumento dell'Iva e noi aiuteremo l'esecutivo, ma abbiamo avuto alcuni problemi sul tema dell'autonomia con il M5s, quindi Svp si asterrà nel voto di fiducia" qualora partisse il governo M5s-Pd. Lo ha detto Dieter Steger, esponente della Svp al termine delle consultazioni. "Sarà una astensione benevola e dopo la nascita del governo valuteremo cosa fare".

Consultazioni, disco verde Autonomie Senato a nuovo governo

E' un sostanziale disco verde, da articolare nelle diverse possibilità al momento del voto, quello delle Autonomie del Senato rispetto alla nascita di un nuovo governo. "Il gruppo ha sensibilità diverse: nessuno di noi voterebbe contro la fiducia al governo ma ci sono alcuni che votano a favore e alcuni che si asterranno. Lo decideremo quando avremo il programma e i ministri", spiega Julia Unterberger.

"Auspichiamo - riprende la presidente delle Autonomie al Senato, al termine del colloquio con Mattarella - che le forze politiche mostrino responsabilità e riescano a chiudere le loro trattative".
"Ci auguriamo che nasca un nuovo governo, con una forte inclinazione verso l'Europa, con un'attenzione particolare per le minoranze linguistiche e le Regioni e le Province a Statuto speciale", dice ancora aggiungendo l'auspicio di "un governo con una parte significativa di moderati all'interno". 

Consultazioni, Unterberger: a Italia servono donne nel governo

"Ho anche sottoposto al presidente della Repubblica la mia preoccupazione visto che si parla solo di ministri maschi". Julia Unterberger, presidente del gruppo al Senato per le Autonomie, spiega così di ritenere che "l'Italia, in questo momento storico, dovrebbe badare ad avere una folta rappresentativa di donne nel governo".

Consultazioni, Leu Camera conferma disponibilità governo svolta

"Preoccupazione" ma anche conferma della "disponibilità a verificare le condizioni per dare vita a un nuovo governo di svolta". Così Federico Fornaro, per Leu Camera.

Fornaro - in delegazione con Rossella Muroni - passa in rassegna i punti centrali per l'appoggio Leu e rivendica che "in questi giorni non abbiamo posto alcun veto nè pregiudiziale sui nomi". "Chiediamo però con nettezza, ed altrettanta chiarezza - aggiunge - discontinuità nell'impianto programmatico del nuovo governo, auspicando che, se ci sarà un nuovo presidente del Consiglio incaricato, parta, definito il perimetro della nuova maggioranza, il confronto programmatico che per noi ha priorità rispetto a quello, pur necessario, sugli organigrammi".   

Il capogruppo Leu alla Camera osserva dunque che occorre puntare, tra l'altro, di una svolta sulle politiche economiche e sociali, una lotta a precarietà e disuguaglianze sociali, a evasione fiscale e mafie e ancora una svolta nelle politiche sull'immigrazione.    Ancora, investire e rilanciare il Ssn "che necessita di più medici e infermieri", e affrontare con coraggio e determinazione "il tema epocale della lotta ai cambiamenti climatici".    Fornaro punta anche sulla legge di Bilancio "altrettanto di svolta" chiedendo all'Ue spazi e flessibilità "per mettere in atto un grande piano di investimenti, specialmente per il Sud".

Consultazioni, al via con Autonomie Senato:  seconda giornata

Partita la seconda giornata del decisivo nuovo turno di consultazioni al Quirinale, con il gruppo per le Autonomie del Senato.

Ultimo giro di consultazioni al Colle. Decisione stasera. Ma è rebus Rousseau

Ultimo giro di consultazioni oggi al Quirinale. Dalle 10 alle 19 saliranno al Colle i principali partiti da Leu al M5s. In serata il presidente della Repubblica assumerà la sua decisione, che potrebbe essere comunicata già stasera, e che sarà l'incarico a un premier politico, ormai scontato il nome di Giuseppe Conte, se durante i colloqui con i partiti emergerà una intesa forte, oppure un premier di garanzia se l'intesa non ci fosse e si dovesse andare a elezioni anticipate.

Tra stasera e stanotte si sono registrate nuove fibrillazioni, con un irrigidimento tra i partiti e la decisione del M5s di indire un referendum su Rousseau. Su questo ultimo tema si è aperta, nel PD, anche la questione del rispetto delle prerogative del capo dello Stato e anche nel M5s ci sarebbero alcune perplessità, interpretate anche dal premier Conte. Da qui la scelta, caldeggiata dal premier, di non far svolgere le consultazioni oggi in contemporanea con la decisione di Mattarella ma solo dopo, come avvenne un anno fa. 

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