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Politica
Coronavirus, fondi Governo ai Comuni. Fabbri (Lega): Siamo all’oscuro di tutto

I Comuni  verranno “assediati” di richieste?

Il premier Conte ha annunciato ieri: “Subito 4,3 miliardi ai Comuni e 400 milioni per aiuti a cittadini in difficoltà”. 

Alan Fabbri, vicepresidente Anci dell’Emilia-Romagna e sindaco di Ferrara (Lega) ha replicato: “Il governo è come scarica i problemi sui Comuni. Annuncia soldi. Ma non c’è chiarezza per le fasce più deboli né per le potenziali nuove povertà. Noi amministratori faremo il nostro dovere come sempre, ma non siamo carne da macello. Da Palazzo Chigi è arrivato lo spot e nessun documento ufficiale: una brutta abitudine che si ripresenta”.

 

Che succede, Fabbri?

“Si rispecchia il ‘metodo Conte’: fare conferenze stampa nazionali senza avere poi il decreto. Non abbiamo capito come vengono distribuite queste risorse. Nessuno ci ha neanche contattato. Zero. In territori come i nostri non c’è il problema che la gente non riesce a far la spesa. Anche perché chi non riesce è già servito dai Servizi sociali. In difficoltà sono le attività economiche, imprenditoriali, i dipendenti e tutto il resto”.

 

Avete ricevuto intanto dei dettagli dal governo, delle indicazioni, delle circolari che vi dicano preparatevi che ora succede questo…?

“Niente. Niente. Niente”.

 

Niente!? Neanche comunicazioni informali o tramite l’Anci (associazione nazionale Comuni italiani, ndr)?

“Niente di niente”.

 

Ma come!? Solitamente si agisce in questo modo?

“Guardi, tanta gente pensa che in questi casi, come con emergenze come il terremoto servano i viveri, gli alimentari. Il nostro sistema è rodato, quindi non ci sono problemi di questo tipo. Il problema sarà come ricostruire dopo. Almeno lì ci aspettiamo una condivisione. Ieri sera è stata… non lo so come definirla (il riferimento è all’ultima conferenza stampa di Conte, ndr). Probabilmente ci sono altri territori che non fanno parte del Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna che conosco meglio che hanno difficoltà, diverse dalle nostre. Ma non lo so perché non ci è stato detto niente di niente”.

 

Sul suo territorio, Ferrara, che tipo di problematiche ci sono?

“A noi non è arrivato nessuno che c’ha detto che non riesce a fare la spesa. E’ la prima volta che lo sento che la gente ha problemi legati a far la spesa. Le persone chiedono investimenti di liquidità sulle aziende, la sospensione dei mutui, avere liquidità subito, per quanto stanno perdendo e investimenti poi per ripartire una volta finita questa fase. Anche perché chi ha i problemi della spesa ce li aveva due settimane fa, quando è partita la quarantena, ce li ha anche adesso e li avrà probabilmente anche domani”.

 

Come sindaci c’è stato un incontro, un coordinamento, qualcosa per ricevere questa nuove disposizioni del governo?

“Qua non ha chiamato nessuno. E’ un po' deludente l’atteggiamento di Conte con le sue dirette, il modo di gestire un evento di questa gravità. Non so che dire...”

 

Come è il “clima emotivo” a Ferrara e dintorni?

“Siamo abbastanza un’isola felice in Emilia Romagna, come casi positivi e numeri di decessi. Però è ovvio che tutto il sistema economico è paralizzato da un mese. Una città di cultura come Ferrara che si basa sul turismo può immaginare in che condizioni sia”.

 

Certo. Ha avuto modo di sentire e collaborare con il governatore dell'Emilia Romagna Bonaccini?

“Ci siamo sentiti alcune volte. Sto apprezzando lo sforzo che sta facendo e quello del suo staff. Diciamo che Bonaccini è un po' meno visibile in questo momento per la gente rispetto ad altri governatori ma passata l’emergenza discuteremo su alcune scelte fatte. Sia nella fase d’emergenza che su quello che dovremmo fare per il dopo per la ricostruzione”.

 

A Ferrara cosa state facendo oggi?

“Oggi imbustiamo 150.000 mascherine per distribuirle alla popolazione. Ho fatto un’ordinanza sindacale e le abbiamo acquistate attingendo dal fondo di riserva. Le imbusteranno i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza. Da martedì ci sarà la distribuzione attraverso i negozi aperti e dei check point dove si può arrivare in auto. Chi non può muoversi può chiamare il numero verde messo a disposizione e gli verranno portate. Faremo buste da tre mascherine e confidiamo nel buon senso della gente”.

Le mascherine, neanche a dirlo, sono gratis.

 

 

Di pochi minuti fa la dichiarazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, Raffaele Fitto

 “Solidarietà ai sindaci che sono sempre in prima linea e sempre più soli a gestire l’emergenza economica di questo particolare e drammatico momento che stiamo vivendo. Il premier Conte, ieri durante l’ennesima diretta di ‘grandi annunci’, ha fatto credere che ora i Sindaci hanno risorse enormi (5miliardi?) e straordinarie, tali da poter soddisfare ogni richiesta dei loro cittadini.Non è così: l’anticipazione del Fondo di Solidarietà Comunale pari a 4,3 miliardi di euro non ha nulla di straordinario, anzi molto ordinario visto che nel 2019 per esempio la somma si iniziò ad anticipare il 20 marzo.Ma anche peggio aver fatto credere che 400 milioni di euro (da trasformare in BUONI PASTO) siano sufficienti a risolvere la maggior parte dei problemi di disagio e povertà che molti italiani stanno vivendo. E’ una cifra irrisoria per gli 8000 Comuni.Provare a spostare le responsabilità in questo momento sui sindaci equivale ad un comportamento assurdo ed irresponsabile”. 

 

Dopo una giornata di consultazioni in serata arrivano le disposizioni con la ripartizione dei 400 milioni (la cifra è leggermente minore) Comune per Comune. Potete leggerla e scaricarla qui

2020.03.29 2306 Lettera Bonaccini Presidenti RIavvio istr Schema OCDPC solidarieta alimentare.pdf (1)
 

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