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Politica
Cosenza, rispettata la linea Renzi: Lucio Presta candidato per il Pd

Alla fine l'hanno spuntata loro, Nicola, Ernesto ed Enza. Il Pd ha preferito evitare le primarie per puntare su Lucio Presta. Il manager di vallette e presentatori è stato imposto da Roma, direttamente da Matteo Renzi. E ai dirigenti locali del Pd, con in testa il segretario regionale Magorno, accompagnato da Adamo e dalla moglie Bruno Bossio, non è rimasto altro che dire "Obbediamo". Ieri si è consumato l'ultimo atto di una vicenda finita con la spaccatura del centrosinistra.

Già perchè, nella sede del Pd in viale Trieste, nel corso dell'assemblea che doveva costruire l'Alleanza civica,
Un momento della riunione della coalizione del centrosinistra non è stato trovato l'accordo sul nome imposto dal partito democratico. "Vergognatevi, questa è una vigliaccata, siete dei venduti", questi i commenti rivolti a Luigi Incarnato e Luigi Guglielmelli, dagli esponenti del Pse, che poi hanno abbandonato la sede dem non certo soddisfatti. I patti, tra pidiesse i socialisti europei, erano altri. Ossia:"Troviamo un modo per sfiduciare Occhiuto in cambio delle primarie". Questa la promessa fatta dai democrat. ma non rispettata. Si pensava addirittura che l'aspirante sindaco della coalizione potesse essere proprio Enzo Paolini il quale aveva avuto anche la benedizione di Carlo Guccione. Pure quest'ultimo, contrario a Presta, è rimasto in disparte, ad assistere a come veniva sgretolato il centrosinistra.

Allora, la commedia ha cambiato titolo e protagonisti. Niente primarie e Pd che parteciperà alle amministrative con il candidato che di Cosenza, forse conosce solo il codice postale, insieme con l'Ala di Verdini, rappresentato da Mancini, con Ennio Morrone che rischia l'espulsione da Forza Italia, il Psi, il Centro Democratico e Calabria in Rete. Manca all'appello l'Ncd dei fratelli Gentile, che rappresentato da Franco Presta, ha avuto anche lui da ridire sui metodi utilizzati dai democrat. E non avere il supporto dei gentiliani non è facile da digerire, vista la mole di voti che hanno a disposizione. Comunque,  i vincitori di questa poco edificante storiella sono il Pse di Enzo Paolini, (che da domani darà il via alla campagna elettorale) e Scelta Civica di Sergio Nucci. Hanno avuto il coraggio di opporsi all'imposizione di un candidato inviato dal Nazareno, che aveva detto che non avrebbe mai partecipato alle primarie del Pd. Come se sapesse in anticipo che sarebbe stato lui il contender dei democrat contro Occhiuto. Per convincerlo si sono presentati alla sua porta i parlamentari cosentini con un documento. E Presta ha accettato, ponendo però un veto: nella alleanza non deve esserci Ennio Morrone, ritenuto soggetto altamente inaffinabile.
 
Vedremo come risolverà questo problema il Pd. Intanto, ieri è stato siglato l'accordo per la realizzazione della metropolitana leggera. E’ stata fatta l’aggiudicazione provvisoria – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – a RTI (Raggruppamento temporaneo d’imprese) che comprende la CMC di Ravenna (una importante cooperativa rossa e la CAF, una società spagnola che costruisce materiale rotabile. L’importo della gara è di circa novantasei milioni di euro. Sarà stato un caso o una mossa ad hoc, visto che si tratta di un affaire in salsa rosso democrat ?

Astolfo Perrongelli 
Blog di CS "Il Casinista"

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