"Così Casaleggio controlla il M5S. Ecco perché è in conflitto d'interessi" - Affaritaliani.it

Politica

"Così Casaleggio controlla il M5S. Ecco perché è in conflitto d'interessi"

Alberto Maggi

Francesco Boccia spiega ad Affaritaliani.it la proposta del Pd

"Non è una norma anti-qualcuno. Ma alla domanda se c'è conflitto di interessi per Casaleggio la risposta è sì. Con una società privata controlla la piattaforma Rousseau che seleziona deputati e senatori e sceglie mezzo governo. Questo non lo dico ma lo dice il buon senso", spiega ad Affaritaliani.it Francesco Boccia, deputato dem che oggi ha presentato - insieme a Graziano Delrio e a Emanuele Fiano - la proposta di legge sul conflitto di interessi del Partito Democratico (in realtà si tratta di due pdl che poi verranno uniti, uno riguarda il digitale e l'altro l'editoria tradizionale). "Se Casaleggio è il capo politico basta trasferire tutto dentro il movimento, che però deve diventare open source e oggi non è così. Se invece Casaleggio vuole fare business, comprensibile, non deve avere contatti con un partito politico come avviene oggi con Rousseau che prende contributi dai gruppi parlamentari e incide sull'iter legislativo in Parlamento".

In base alle proposte del Pd, Urbano Cairo - editore de La7 e del Corriere della Sera - sarebbe in conflitto di interessi? "Se oggi Urbano Cairo volesse scendere in politica, in base alla nostra proposta di legge, sarebbe in conflitto di interessi e dovrebbe liberarsi dal controllo delle televisioni e dei giornali", ovvero de La7 e del Corriere della Sera. "Ma questo - tiene a precisare Boccia - vale per tutti gli editori italiani e non solo per Cairo, non facciamo casi specifici. Non so se Cairo abbia voglia di complicarsi la vita con la politica ma con il suo ruolo di editore può incidere sulla vita politica del Paese e sul comportamento delle persone, e questo è conflitto di interessi. Tutto ciò vale per lui, per Casaleggio, per Berlusconi. Per tutti".