Crisi, ecco le tre soluzioni per i 5 Stelle: Pd, elezioni o Lega senza Salvini
Nel giorno decisivo per il governo Conte, con le comunicazioni del premier a Palazzo Madama, il Movimento 5 Stelle ritrova la sua unità attorno al leader Luigi Di Maio. All'indomani dell'assemblea dei gruppi parlamentari pentastellati, e a parte qualche voce fuori dal coro, c'è piena fiducia nel vicepremier M5S.
L'opinione diffusa tra deputati e senatori del partito di maggioranza relativa in Parlamento è che Di Maio è il garante della coerenza dei 5 Stelle fin dalla nascita del governo nel 2018. Nessuna alleanza e nessun dialogo con Renzi e i renziani ma massima fiducia nel Capo dello Stato Sergio Mattarella una volta che la crisi di agosto aperta inspiegabilmente da Matteo Salvini sarà diventata ufficiale.
Per il M5S non esiste l'ipotesi di governo istituzionale che includa Forza Italia e quindi le possibilità - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - sono tre. La prima, possibile al 50%, prevede un governo con il Partito Democratico ma che non veda la partecipazione né di Renzi né dei renziani. Al 40% poi ci sono le elezioni anticipate il prima possibile anche perché il M5S, oltre a non temere le urne, sa che un patto di legislatura con il Pd non è affatto semplice. Al 10% infine c'è la possibilità di un ritorno con la Lega ma senza Salvini al governo.
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