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Di Maio: "Scuse non servono, niente elemosine. Mai più gestione ad Autostrade"
Foto LaPresse

 

Crollo ponte: Di Maio, Stato non accetta elemosine. Avanti con procedura revoca

"Sia ben chiaro: lo Stato non accetta elemosine da Autostrade. Pretendiamo risarcimenti credibili e non vi sara' alcun baratto". Lo scrive il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook, al termine della conferenza stampa di Autostrade per l'Italia sul crollo del ponte Morandi.  "L'unica strada che il Governo seguirà è quella Di andare avanti con la procedura Di revoca. Le loro scuse servono a poco e non vi è modo Di alleviare le sofferenze Di una città distrutta dal dolore. Oggi abbiamo fatto una promessa ai familiari delle vittime e a tutti i cittadini rimasti coinvolti nella tragedia Di Genova e la onoreremo andando fino in fondo". Così su facebook il vicepremier Luigi Di Maio. 

Crollo ponte: da Cdm altri 28 mln per emergenza Genova

Risorse per altri 28 milioni di euro sono state destinate dal governo attraverso la riunione straordinaria del Consiglio dei ministri al territorio di Genova per l'emergenza seguita al crollo del ponte Morandi. Lo ha riferito il governatore della Liguria, Giovanni Toti, lasciando la Prefettura. Toti si e' detto soddisfatto per quest'altra decisione del governo a favore di Genova, accogliendo le richieste avanzate ieri dagli enti locali. Sara' lo stesso governatore a svolgere il ruolo di commissario straordinario per l'emergenza di protezione civile. Altra cosa e' un commissario per il resto dell'emergenza. 

Crollo ponte: Di Maio,ad Autostrade mai piu' la gestione

"Stai tranquillo, questi i nostri ponti e le nostre strade non li gestiranno mai piu'". Cosi' il vicepremier Luigi Di Maio ha risposto ad un familiare di una delle vittime del crollo del ponte che gli chiedeva severita' verso la societa' Autostrade. 

Crollo ponte Genova, il governo avvia l'iter per togliere la concessione

"Ho una notizia importantissima da darvi. Il mio ministero ha inviato ad Autostrade la lettera con cui prende avvio la procedura per la decadenza della concessione. Vogliamo cambiare tutto". Lo annuncia il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli in un post su Facebook.

La lettera Mit ad Autostrade: "Contestato gravissimo inadempimento"

Dopo il crollo del ponte Morandi di Genova del 14 agosto scorso, il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti "avvia, in modo formale, la contestazione del gravissimo inadempimento" della società Autostrade "agli obblighi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) e custodia, in oggettiva considerazione del collasso dell'infrastruttura, delle vittime accertate e degli ingenti danni riportati ai beni anche di soggetti terzi, senza considerare l'interruzione del sistema di viabilità e quindi la compromissione della funzionalità delle infrastrutture concesse". Lo si legge in una lettera inviata dal Mit alla società Autostrade in cui si comunica l'avvio delle procedure per la revoca delle concessione dopo il "disastro" del ponte Morandi. 

 "Con l'istituto della concessione lo Stato demanda ad un soggetto terzo, concessionario, le competenze legate alla gestione e manutenzione dell'infrastruttura che vengono esercitate sulla base di una specifica organizzazione e con disponibilita' di uomini e mezzi. Tale schema operativo prevede il trasferimento al concessionario di ogni onere connesso alla verifica dello stato dell'infrastruttura, come peraltro acclarato dall'articolo 14 del Codice della Strada - prosegue la nota - Non corrisponde inoltre al vero che non siano state sollevate contestazioni di inadempimento ad Autostrade per l'Italia S.p.A. In particolare, l'ultima contestazione risale al 28 giugno 2018. La Societa' e' stata destinataria, solo nel 2017, di 5 contestazioni di inadempimento. Avverso i provvedimenti assunti dalla Direzione Generale per la Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali sono attualmente pendenti 25 ricorsi attivati da Autostrade per l'Italia S.p.A. "

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