Cura Italia, insorgono FdI e Lega. Meloni: "La maggioranza si è arroccata"
Il Carroccio: "Il governo tratta solo a parole"
Cura Italia: Meloni, maggioranza arroccata su sue posizioni - "Da giorni lavoriamo alla cabina di regia tra Governo e opposizioni per cercare di dare il nostro contributo e migliorare il decreto 'Cura Italia', che per noi ha diverse criticita'. Purtroppo, finora non c'e' stato nulla da fare: la maggioranza e' totalmente arroccata sulle sue posizioni". Lo dice su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Ci hanno detto che non potevano accogliere gli emendamenti che prevedevano maggiori spese perche' non ci sono i soldi e che forse se ne riparlera' nel decreto di aprile. Il decreto di aprile, pero', nessuno lo ha visto. Ci hanno detto anche che non vogliono accogliere alcune proposte che non prevedono maggiori spese perche' sono ideologicamente contrari, come ad esempio quelle che riguardano il taglio della burocrazia, la sospensione del decreto dignita', la reintroduzione dei voucher, l'eliminazione dell'obbligo di contrattazione sindacale per accedere alla cassa integrazione. Tutte cose che - sottolinea - servono a velocizzare e a cui il governo dice di no. Ci chiediamo allora dove sia la disponibilita' perche' non e' molto chiaro".
Cura Italia: Meloni, no ostruzionismo. Giudicheranno italiani - "Da giorni lavoriamo alla cabina di regia tra governo e opposizioni per cercare di dare il nostro contributo e migliorare il decreto 'Cura Italia', che per noi ha diverse criticita'. Purtroppo, finora non c'e' stato nulla da fare: la maggioranza e' totalmente arroccata sulle sue posizioni". Giorgia Meloni fa cosi' il punto della situazione e annota che "a questo punto avremmo potuto dire 'fate da soli' e metterci a fare ostruzionismo ma l'Italia - osserva - non puo' permettersi tatticismi in questo momento". "Fratelli d'Italia ha deciso di ritirare i propri 168 emendamenti e lasciarne solo 20, a cui si aggiungono 6 ordini del giorno", puntualizza la leader FdI che, sempre su Facebook, rilancia: "Noi chiediamo al governo risposte su queste 26 proposte e poi saranno gli italiani a giudicare".
"Ci hanno detto - riprende Meloni quanto al confronto con governo e maggioranza - che non potevano accogliere gli emendamenti che prevedevano maggiori spese perche' non ci sono i soldi e che forse se ne riparlera' nel decreto di aprile. Il decreto di aprile, pero', nessuno lo ha visto". "Ci hanno detto anche - rileva ancora - che non vogliono accogliere alcune proposte che non prevedono maggiori spese perche' sono ideologicamente contrari, come ad esempio quelle che riguardano il taglio della burocrazia, la sospensione del decreto dignita', la reintroduzione dei voucher, l'eliminazione dell'obbligo di contrattazione sindacale per accedere alla cassa integrazione. Tutte cose che servono a velocizzare e a cui il governo dice di no". "Ci chiediamo allora dove sia la disponibilita' perche' non e' molto chiaro", rimarca la leader FdI che torna sulle proposte lasciate sul tappeto spiegamdo che "sono meno di 30 proposte, tutte sensate e serie, come ad esempio quella di utilizzare i percettori di reddito di cittadinanza per portare la spesa agli anziani che non possono muoversi o quella che prevede di rimborsare le famiglie per il pagamento delle rette scolastiche".
Dl cura Italia, Lega di traverso: governo tratta solo a parole - "La collaborazione non significa solo ascolto, ma anche condivisione concreta, altrimenti si tratta solo di parole". E' quanto afferma la Lega sull'andamento del confronto tra governo e opposizioni in commissione Bilancio del Senato sul decreto cura Italia. Le proposte su cui il partito di Salvini chiede "attenzione" e "condivisione" sono: "sospensione del pagamento delle bollette di luce, acqua e gas fino a settembre; un aiuto per chi non riesce a pagare l'affitto; saldo e stralcio delle cartelle di Equitalia; stop ai canoni di affitto e concessione per tutte le associazioni e societa' sportive; liberazione immediata del 50% dei fondi bloccati dei Comuni (fondo crediti dubbia esigibilita'); aumento degli stipendi di medici, infermieri e personale sanitario".
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