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Politica
D'Alema in Puglia. "Emiliano? La smetta di trafficare con le liste civiche"

«Invece di trafficare con liste civiche pensi a governare la Puglia. Sta sempre lì a trattare con Renzi, non sa nemmeno lui cosa fare». Massimo D’Alema attacca Michele Emiliano frontalmente in occasione del suo tour leccese, ieri sera, nella città di Trepuzzi. L'affondo del leader Mdp giunge in risposta alle parole del presidente della Puglia, che a Mesagne ha pronosticato un flop dei dalemiani. Il leader di Mdp ha riunito i suoi vecchi compagni, come Ernesto Abaterusso, Egidio Zacheo, Pino Romano e tanti altri, li ha fatti andare via uno per uno dal Pd e ora si è messo in testa di riprendersi la sua ex roccaforte pugliese, come ai vecchi tempi. L’idea del governatore della Puglia di creare una lista civica alle politiche, da affiancare al Pd, dà troppo fastidio ai dalemiani, che si erano tanto amati con Michele Emiliano. Si dice perfino che sia stato quest’ultimo a prestare un suo uomo per formare il gruppo Mdp in Regione. Ma poi tutto è cambiato. Dopo la scissione, il presidente ci ha pensato, poi ha deciso di restare per combattere Renzi dall’interno. Col tempo Emiliano ha cominciato ad allontanarsi dai dalemiani.

Massimo D'Alema, comunque, vuole tornare agli antichi splendori ed è già in campagna elettorale in Puglia. Il baffetto è sempre lo stesso, ma adesso dice molte più cose di sinistra: non come ai tempi di Nanni Moretti, quando il regista lo implorava di dire parole di sinistra. In Articolo 1 - Mdp i cavalli di battaglia sono lavoro, diritti per i lavoratori, stop alla precarizzazione e basta col renzismo. La questione alleanze non è chiara: con Pisapia o senza? «Senza Renzi sicuramente» - puntualizza il consigliere regionale Ernesto Abaterusso, fedelissimo dalemiano della prima ora. Le critiche alle politiche renziane e al Rosatellum sono continue: «Due terzi del Parlamento saranno nominati: siamo alla terza legge elettorale incostituzionale - spiega D'Alema - Siamo nelle mani di ragazzotti arroganti e ignoranti».

Secondo il leader Mdp, Renzi ed Emiliano sono la stessa cosa: hanno fondato un partito personale, uno a Roma e l’altro in Puglia. La lista civica per affiancare il Pd pensata dal presidente della Puglia, sullo stile "quarto petalo" di Berlusconi, ha infastidito non poco i dalemiani. Sarebbe una minaccia per la loro performance alle politiche: questa è la verità. «Non c'è la riedizione della sinistra arcobaleno, ma un partito serio che costruisce una vera sinistra» - secondo D'Alema, che non crede ai sondaggi ed è pronto a sfidare Renzi. 

Con Civati e gli ex vendoliani Mdp vuole dare un'alternativa al popolo della sinistra: potrebbe anche optare per la corsa solitaria, con tutte le formazioni della sinistra radicale. Il tour leccese di D'Alema è stato disturbato da un gruppetto di "No Tap", appostati davanti all’Arci di Lecce (via Luigi Pappacoda, 25), dove il leader Mdp si è presentato per partecipare a un dibattito insieme a Filippo Miraglia. Una nutrita squadra di poliziotti è stata costretta a intervenire per bloccare i 15 boicottatori dell'incontro muniti di fischietti e slogan. Alla fine la manifestazione è andata avanti. Alle 24, dopo saluti e cene tra vecchi compagni, D’Alema è rientrato all’hotel Patria: domani ha ancora una data a Lecce. Gli ottimisti di Mdp puntano al 10 per cento in Puglia. Ma mettere insieme tutta la sinistra ex vendoliana, civatiana e alternativa sotto lo stesso tetto non sarà un’impresa facile per i dalemiani: troppi rancori covano sotto le ceneri. 

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