Ddl concorrenza, la stretta della Ue: "L'Italia si conformi sulle spiagge"
Il governo Draghi preferisce non prendere una vera e propria decisione e punta a mappare tutti i siti esistenti in modo da garantire la trasparenza
Ddl concorrenza, Ue: "L'Italia si conformi rapidamente sulle spiagge"
"Siamo al corrente dei recenti sviluppi con la legislazione italiana. É una prerogativa delle autorità italiane come approntare il processo di riforme nelle concessioni balneari. Per la Commissione ciò che è importante è il contenuto e non la forma di questa riforma". Lo ha dichiarato una portavoce della Commissione europea rispondendo a una domanda sul Ddl Concorrenza.
"Per noi è importante che le autorità italiane procedano rapidamente a portare in conformità la loro legislazione e le loro pratiche riguardo le concessioni balneari con la legislazione europea e anche con la giurisprudenza della Corte di Giustizia", ha aggiunto la portavoce.
Ddl concorrenza, Della Vedova: "Lega e M5s hanno peggiorato la legge"
"La legge sulla concorrenza si muove nella direzione giusta. Poteva essere però più incisiva e utile alla crescita e all'occupazione in Italia. Ad esempio, se la Lega non avesse proseguito la sua difesa corporativa delle rendite di posizione sulle concessioni, balneari e non solo, che andrebbero messe a gara anziché prorogate. Nel no ideologico alla Bolkestein, resta il sovranismo economico di Salvini".
Lo scrive su Facebook il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova. "Ancora: allungare i tempi per la realizzazione di nuovi impianti di smaltimento dei rifiuti, come voluto dal M5S, avrà come effetto quello di continuare ad esportare rifiuti in altri paesi a costi più elevati; la spazzatura - conclude Della Vedova - sotto il tappeto altrui".
Ddl concorrenza, Durigon: "Grazie a Lega sventato pericolo Bolkestein"
"Sventato pericolo. Grazie alla Lega al governo, abbiamo evitato il ritorno alla direttiva Bolkestein, che avrebbe messo a rischio il futuro di migliaia di stabilimenti balneari e decine di migliaia di posti di lavoro. Continueremo a difenderli da certe logiche europee che vorrebbero favorire i grandi gruppi a danno delle piccole e medie imprese". Così il deputato della Lega Claudio Durigon, capo dipartimento Lavoro del partito.
Il Governo liberalista di Draghi, garante dei principi di libero mercato, si è dunque piegato agli interessi della Lega, la quale spinge da sempre dal verso opposto del Bolkestein. Le motivazioni, per ora, sono sconosciute, anche se, per Draghi, tenere buona la Lega e mantenere la pace nella maggioranza sarebbe un bel colpo.
Commenti