Di Maio negli Emirati con 147 aziende e 7 banche. Focus su infrastrutture e...
Intervista esclusiva del direttore di Affaritaliani.it al vicepremier Luigi Di Maio in partenza per gli Emirati Arabi Uniti
Alla vigilia della partenza per gli Emirati, il vicepremier e ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio conferma, in questo colloquio con Affaritaliani.it, il suo nascente feeling con il mondo dell’impresa e con i temi della crescita e del rafforzamento del Made in Italy. La cosiddetta fase due.
Un feeling e un linguaggio nuovi già manifestatisi nei giorni scorsi, a Milano, nel suo discorso davanti al direttivo di Confindustria che ha fatto dire, a sorpresa e clamorosamente, al presidente degli imprenditori italiani Vincenzo Boccia: ”Di Maio sembra uno di noi”.
Domanda. Ministro di Maio, al lavoro per la crescita, dunque e a supporto del Made in Italy?
Risposta. "Il mio obiettivo di ministro dello sviluppo economico è la crescita del nostro Paese. Per questo, ritengo essenziale aumentare le nostre esportazioni anche verso nuovi mercati. Come ho già detto, il Made in Italy deve colonizzare il mondo".
D. Dopo i cinesi, gli Emirati...
R. "La firma per la via della seta, il mio viaggio negli Stati Uniti e quello che mi appresto a compiere negli Emirati, hanno un filo conduttore che è legato, appunto, all'aumento dell'export. La missione negli Emirati ci consentirà di approfondire le opportunità di partenariato industriale, commerciale e di investimenti per le nostre imprese".
D. Quali obiettivi specifici sono stati messi a fuoco per questo viaggio?
R. "L’iniziativa avrà il suo focus nei settori Infrastrutture, Energia & Ambiente, Sanità e Farmaceutico, Agroindustria (in particolare per le tecnologie innovative legate alla coltivazione in ambienti con scarsità di acqua), ICT".
D. Ha coinvolto anche le imprese?
R. "Si, abbiamo organizzato la partecipazione di 147 aziende, 8 associazioni imprenditoriali, 7 banche per un totale di 350 iscritti. Sarà quindi una missione di sistema".
D. E’ confermato dunque il feeling con l’impresa...
R. "I nostri imprenditori e i prodotti del Made in Italy ci rendono grandi nel mondo da generazioni. Dobbiamo dunque ringraziare loro se il nostro Paese ha fatto registrare un picco nella produzione industriale ponendoci come primi a livello europeo, contro tutte le previsioni".
D. Superate dunque le contrapposizioni del passato?
R. "La strada del confronto con il mondo dell’industria è una strada che questo Governo non ha mai smarrito e che sta rafforzando giorno dopo giorno, accogliendo le istanze e dialogando a tutti i livelli".
D. Che cosa è’ cambiato nelle vostre priorità’?
R. "Semplicemente dopo aver messo in sicurezza la parte più debole della società, è arrivato il momento di premere sull’acceleratore dell’export, seguendo la fase 2 improntata alla crescita e alla sviluppo sostenibile".
Commenti