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Politica
Dl Aiuti, emendamento del governo: salta deroga al tetto stipendi dei manager
Mario Draghi

Dl aiuti bis, emendamento del governo contro la deroga sul tetto dei salari de dirigenti pubblici

Dopo le veementi poleliche delle ultime ore Il governo ha presentato un emendamento per la soppressione dell'articolo 41 bis del dl Aiuti bis. L'articolo 41 bis stabilisce una deroga al tetto di 240mila euro per gli stipendi dei vertici delle Forze armate, delle Forze dell'ordine, dei capi dipartimento e dei segretari generali dei ministeri e della Presidenza del Consiglio. 

Il decreto è atteso domani in Aula della Camera. La seduta avrà inizio alle 9,30. Il programma prevede il voto finale sul provvedimento, per la conversione in legge. Tuttavia, alla luce dell'annuncio del governo della presentazione di un emendamento soppressivo dell'articolo 41 bis, che consentiva delle deroghe al tetto degli stipendi dei manager pubblici - modifica al testo del decreto approvata durante l'esame in prima lettura al Senato - qualora l'emendamento soppressivo dovesse essere approvato da Montecitorio, occorrerebbe a quel punto un nuovo ed ultimo passaggio a palazzo Madama.

Passaggio che si prevede avverrà già la prossima settimana. Si tratta di un unico voto, e non dell'esame di tutto il provvedimento articolo per articolo, relativo alla sola modifica che sara' approvata dalla Camera, con il ripristino della norma originaria sul tetto agli stipendi dei manager.

Stipendi manager Pa: anche per Mattarella norma inopportuna 

Il Capo dello Stato avrebbe giudicato inopportuna la norma contenuta nel decreto Aiuti bis che abroga il tetto agli stipendi, attualmente fissato a 240 mila euro, e che regola il "Trattamento economico delle cariche di vertice delle Forze armate, delle Forze di polizia e delle pubbliche amministrazioni'. Il presidente Sergio Mattarella, si e' appreso in ambienti parlamentari, avrebbe anche lui espresso - in una conversazione con il premier Mario Draghi - perplessita' su una norma "inopportuna", soprattutto in un momento in cui gli italiani stanno faticando per la crisi energetica. 

Dl aiuti bis, deroga al tetto degli stipendi: per i sindacati della Pa "incomprensibile aumento tetto stipendi manager"

"L'emendamento al Dl Aiuti bis approvato in commissione bilancio e finanze del Senato, che prevede un trattamento economico accessorio ulteriore per i vertici di forze di polizia, forze armate e ministeri,in deroga al limite di legge esistente per tutti i dipendenti della Pa fissato in 240 mila euro l'anno, è una scelta incomprensibile vista la condizione sociale del paese". Lo affermano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa. "È offensivo - proseguono - per chi in queste ore non riesce a mettere insieme pranzo e cena per la propria famiglia, per chi va in cassa integrazione e non ha alcun sostegno per l'emergenza inflazione e bollette vedere che gli alti vertici dell'amministrazione pubblica vedono elevarsi la propria retribuzione oltre i 240 mila euro".

Le federazioni di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa chiedono "un intervento del presidente Draghi e del governo ancora in carica per cancellare un emendamento odioso e inserire nella legge di Bilancio, che dovrà presentare in Europa nelle prossime ore, le risorse per sostenere le lavoratrici e i lavoratori in questa ennesima crisi economica, per rinnovare i contratti di lavoro 2022/2024 delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici e allineare le loro retribuzioni a quelle dei colleghi europei e utili a tutelare il potere d'acquisto dall'inflazione superiore all'8 per cento. Così come chiediamo risorse per un piano straordinario di assunzioni per evitare la chiusura di uffici pubblici ormai al collasso", concludono. 

Dl aiuti bis, deroga al tetto degli stipendi: per Giuseppe Conte  "una norma vergognosa" 

La "norma votata" ieri da "FI, Pd e Italia Viva per far saltare il tetto dei 240mila euro l'anno dei mega Stipendi degli alti dirigenti dello Stato e' veramente vergognosa: sara' la prima cosa che ci impegniamo a rimuovere nella nuova legislatura", ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte parlando con i cronisti a Brindisi.

Dl aiuti bis, deroga al tetto degli stipendi dei dirigenti: per Letta "è uno schiaffo ai più deboli"

"Domani è una giornata in cui in Aula voteremo definitivamente il dl Aiuti, con delle soluzioni importanti, finalmente sulla cessione dei crediti al Superbonus. Grazie alla nostra mediazione siamo riusciti a mettere a posto una situazione che era complicata. Lì dentro c'è stato un guaio e non abbiamo capito ancora come, perché e per responsabilità di chi è stato rispetto al fatto di aver fatto saltare il tetto per gli stipendi più alti della Pubblica amministrazione. Un guaio assoluto e totale, uno schiaffo soprattutto nel momento in cui il Dl Aiuti interviene per aiutare la parte più debole della nostra società". Così il segretario del Pd, Enrico Letta, nel corso dell'incontro su Zoom di oggi con i candidati alle elezioni del 25 settembre.

Dl Aiuti, Salvini: "Tetto stipendi Pa? Lega non ha votato emendamento, Pd sì"

"La Lega quell'emendamento non lo ha votato, è agli atti. L'ha votato il Pd. Nel decreto qualche genio ha inserito che si possono pagare i manager pubblici più di 240mila euro, Draghi ha detto che lo cambieremo e contiamo che succeda". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, ai microfoni di Rtl 102.5. 

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