Don Michele Emiliano da Bisanzio frega tutti. E si candida contro Renzi
Michele Emiliano il vero vincitore. Don Michele Emiliano sbaraglia amici e nemici e si candida contro Renzi
Michele Emiliano usa tutta la sua astuzia di uomo del sud, di raffinato bizantino per mettere nel sacco la concorrenza interna come ha fatto giustamente notare il nostro direttore nell’editoriale di oggi.
Emiliano ha recitato in maniera perfetta; ha invogliato i due ex sodali e cioè Speranza e Rossi ad uscire allo scoperto facendosi addirittura portavoce di tutti e tre e poi li ha segati senza pietà restando nel Pd mentre gli altri due si erano già spinti oltre il punto di non ritorno.
Una manovra degna di un film di fantascienza in cui il comandante Emiliano fa fuori i suoi ex compagni scaraventandoli dalla base spaziale a perdersi nel vuoto cosmico aprendo e poi richiudendo immediatamente dopo lo sportello pressurizzato.
Emiliano è il vero vincitore della psico - kermesse andata in onda questi giorni al Nazareno.
E proprio il suo restare ridimensiona i contorni di quella che era sembrata una scissione storica e che indubbiamente resta un vulnus notevole al Pd ma che ora sembra più una fuoriuscita seppure notevole di personaggi chiave come Bersani e forse D’Alema (che potrebbe tentare un effetto Emiliano bis). Ma il Pd di pezzi ne aveva già persi in passato tra cui un fondatore, Francesco Rutelli, senza particolari contraccolpi, anzi.
Emiliano ora si può presentare come l’unico vero sfidante di Renzi e siccome perderà otterrà in cambio candidature ed onori; insomma Emiliano ha fregato pure i Giovani Turchi che con Orfini e Orlando si sono fatti soffiare la primogenitura di “ex minoranza” e siccome i posti in tribuna d’onore sono limitati c’è da aspettarsi un pronto ridimensionamento degli ex contestatori.