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Politica
Elezioni 2018: Gianni Tonelli dalla Polizia alla Lega: "Con Salvini perché..."

"Sì, sono il capolista della Lega a Bologna". Gianni Tonelli, segretario del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia), sceglie Affaritaliani.it per confermare il suo ingresso in lista e per la sua prima intervista da candidato.

Gianni Tonelli, come è arrivata questa candidatura? Come mai ha scelto la Lega?

Non ho cercato io questa candidatura, mi è stata offerta da Matteo Salvini. La cosa che mi ha fatto piacere non è tanto la gratificazione a livello personale quando l'onore che il segretario della Lega ha voluto fare a tutta la comunità delle divise, dimostrando che la vicinanza espressa in questi anni non era solo una cosa formale per andare a caccia di voti. E' un segnale che credo i miei colleghi debbano apprezzare perché ci consentirà di tutelare a un livello superiore gli interessi della categoria.

Che cosa può dare all'Italia sul fronte sicurezza un governo con la Lega?

Può dare tantissimo. Intanto servirebbe una grande riforma generale dell'apparato della sicurezza. In Italia c'erano sette forze di sicurezza, oggi ce ne sono sei ma la riforma di Renzi è farlocca. Il Pd ha solamente militarizzato il Corpo Forestale dello Stato e ha agito su 7 mila persone sulle 300 mila dell'intero apparato. Serve ben altro.

Vale a dire?

Serve un'unificazione degli apparati logistici, mantenendo le identità diverse delle divise laddove possibile, e una razionalizzazione delle risorse. I denari risparmiati andrebbero investiti su formazione, equipaggiamento ed efficientamento del sistema. E anche sugli stipendi, che per gli agenti italiani sono i più bassi d'Europa tra i paesi economicamente e socialmente omogenei al nostro. Non solo, i risparmi potrebbero essere utilizzati anche per famiglie e imprese.

Come va affrontato il tema immigrazione?

Certamente vanno usati i principi di solidarietà civile e di carità cristiana, ma il problema va affrontato anche in modo logico, razionale e sostenibile. Negli scorsi anni i poteri forti hanno portato avanti un disegno di debilitazione dell'apparato di sicurezza promuovendo un'immigrazione incontrollata che non fa bene a nessuno, né agli italiani né agli stranieri. Una situazione che fa comodo a chi vuole continuare a depredare il nostro Paese, anche dall'Europa.

Che cosa va cambiato nel rapporto con l'Europa?

Il Sap, così come la Lega, è un movimento europeista. Il problema è che quello portato avanti dall'Unione europea non è europeismo. Qui si tratta di aver abdicato ed esserci fatti depredare i nostri poteri e la nostra sovranità. Le condizioni di parità alla base del vero europeismo non sono rispettate. Se guardiamo con attenzione a quanto successo negli ultimi 15 anni, ci accorgiamo che il trend economico negativo non è cominciato con la crisi americana del 2008 ma con l'introduzione dell'euro che ha aiutato qualcuno e sfavorito qualcun altro.

E' a favore di un referendum sull'euro?

Non sono contro l'euro in assoluto, sono contro l'euro così com'è adesso. Si tratterà di portare avanti una battaglia molto dura contro chi in Ue vuole mantenere questi parametri, come la Germania.

Lascerà il suo posto al Sap?

No, proseguirò col Sap. Se vi sono limiti di legge sulla carica di segretario seguirò le indicazioni ma resterò comunque dentro gli organismi del Sap. Se dovessi essere eletto non farò altro che andare in parlamento a proseguire quanto fatto fino a oggi. Non cambierà nulla, tranne il palcoscenico delle mie battaglie a tutela degli uomini in divisa e dei cittadini. Se entrerò alla Camera porterò lì dentro la voce degli agenti e contrasterò il partito dell'antipolizia che tanti danni ha fatto a questo Paese.

twitter11@LorenzoLamperti

Tags:
elezioni 2018gianni tonelli





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