Elezioni 2018, il M5S orfano di Grillo immagina accordi
Elezioni 2018, Centrodestra e Centrosinistra rifiutano qualsiasi ipotesi di accordo con i grillini
I quotidiani fuochi d’artificio della campagna elettorale in vista delle elezioni non diminuiscono anzi, giorno dopo giorno, riservano sorprese lasciando gli elettori più’ attenti a bocca aperta.
Oggi si e’ visto uno spettacolo pirotecnico che, molto probabilmente, condizionerà’ i risultati del 4 marzo.
Cosa e’ successo?
Un fatto politicamente storico: Beppe Grillo si e’ ufficialmente staccato dal blog pentastellato creandone uno in proprio.
‘Il Movimento-conferma Luigi Di Maio-cammina sempre più’ sulle proprie gambe. Beppe Grillo rimane il garante e il padre nobile. Nessun parricidio ma noi andiamo avanti da soli’.
Elezioni 2018. Il distacco di Beppe Grillo solo apparentemente indolore
Questo distacco, apparentemente indolore, potrebbe invece portare modifiche radicali nella strategia dei Cinque Stelle e di conseguenza a risultati diversi da quelli presentati dai sondaggi.
Sono cosi’ sicuri i ‘grillini’ di poter portare avanti una campagna elettorale orfani di uno show man del peso di Grillo? Chi riempira’ in maniera oceanica le piazze? Forse Luigi Di Maio? O Davide Casaleggio?
I due driver del Movimento, in fondo gli unici rimasti, non sembrano avere le capacita’ attrattive del comico genovese.
Un mese di campagna tutto sulle spalle del giovane premier Di Maio pare un’impresa difficile da gestire e concludere con successo.
Tanto più’ che l’uomo, abile e apparentemente instancabile ha, per ora, scientificamente evitato qualsiasi confronto diretto con i competitori. Ma avvicinandosi al voto non potrà’ più’ evitarli.
Elezioni 2018. I grillini aperti ad eventuali accordi
L’altra novità’, in parte conseguente al distacco del padre nobile Grillo, e’ rappresentata dal fatto che il M5S ( da sempre fiero della propria volontà’ di non fare accordi con alcuno) ha , per bocca del suo premier, lasciato aperto la porta ad eventuali accordi. 'Noi- dice Di Maio- avremo la maggioranza ma, qualora non riuscissimo ad ottenerla, cercheremo accordi su progetti definiti’.
Un vero e proprio cambio di rotta che potrebbe, pero’, avere conseguenza sull’elettore grillino, duro e puro.
Ma le sorprese non finiscono qui, perché’ negli altri schieramenti succede proprio il contrario. Pd, Forza Italia e Lega, che per anni avevano fatto accordi per stare nei diversi Governi, oggi sembrano voler riacquistare le verginità’ perdute.
Elezioni 2018. Centrodestra e Centrosinistra giurano sull’indipendenza da qualsiasi accordo
Roberto Salvini liquida come 'solo fantasie eventuali accordi con Luigi Di Maio'.
Paolo Gentiloni, dalla riunione di Davos, esclude un Governo con il Centrodestra e spera in una vittoria del Centrosinistra. ‘In tal modo non si fermeranno i 5 anni del processo di riforme che ha fatto ripartire l’Italia’.
‘Certamente -conferma Gentiloni- qui c’e’attenzione e curiosita' per il voto italiano e c’e’ la speranza che non si esca dai buoni binari presi dall’Italia. Certo non trionferanno i populisti e gli antieuropei’. Chiude fiducioso il premier italiano.
E pure tra i ‘cosiddetti’ piccoli nessuno immagina di apparentarsi con nessun altro. Emma Bonino, ad esempio, chiude la porta a qualsiasi accordo con Matteo Renzi con un sintetico ‘siamo lontani’.
Insomma tutti contro tutti. Quelli che per anni hanno vissuto di ‘inciuci’ sembrano indisponibili ad alcun accordo. Mentre quelli che della loro ‘totale indipendenza e unicità’, hanno fatto una ragione di vita paiono pronti a dialogare.
Elezioni 2018. la politica arte del compromesso e dell’imbroglio.
Ed allora siccome la politica e’ l’arte del compromesso e a volte pure dell’imbroglio, possiamo ancora stare tranquilli. Il 5 marzo, molto probabilmente, ci troveremo con un Governo di Centrodestra sostenuto in parte dal Pd ( un rinnovato accordo del Nazareno) e troveremo all’opposizione nuovamente un Movimento 5 Stelle che potrebbe aver pagato pesantemente la perdita del suo leader trascinatore.
Fantapolitica?
Forse, ma Europa e investitori internazionali scommettono proprio su questo risultato.
Uno diverso, dove il M5S diventa la guida del Governo, dai poteri forti internazionali non e’ previsto ne’ auspicato per l’Italia.