Elezioni 2018, tutti i partiti in corteo ad eccezione dei grillini

 

 

 

 

A una settimana dalle elezioni il sabato di ieri era a rischio per vari cortei. Cortei e manifestazioni dei pacifici antifascisti dei centri sociali, degli esponenti di Casa Pound a Palermo e Milano, dell'Anpi a Roma ed infine di Giorgia Meloni e Matteo Salvini a Milano in due diversi appuntamenti.

 

Nell’assenza di incidenti garantita dalla grande prova delle Forze dell’Ordine (119 manifestazioni in 30 città italiane) si è visto tanto marketing politico e non solo questo.

 

Si è visto un sereno e maturo Salvini giurare, da premier, di fronte agli italiani con rosario, Vangelo e Costituzione, citando Pierpaolo Pasolini e Oriana Fallaci .

 

 

Sempre a Milano una sorridente Giorgia Meloni, a capo di un gigantesco tricolore di 500 metri svolto lungo via Padova, ha rimarcato che, con il Centrodestra al Governo, non ci saranno più zone franche regalate all’illegalità. 

 

E poi a Palermo Roberto Fiore di Casa Pound ha attaccato la magistratura italiana, secondo lui, deviata. ‘Uno scandalo-ha sostenuto Fiore- oggi, come 40 anni fa, la magistratura italiana e’ deviata e infiltrata da coloro che vogliono seminare odio in Italia’.

 

Ultimi ma non ultimi premier ed ex premier uniti alla manifestazione dell'Anpi con LeU per dire no ai fascismi e ai razzismi.

‘ Un bellissimo messaggio e l’impegno di tante persone ci rassicura’ ha detto Gentiloni mentre Renzi lo ha considerato 'un giorno importante perchè si combatte insieme contro una cultura di violenza’.

 

 

E il caos preelettorale si è avvertito pure nelle reti televisive dove, un Renato Brunetta, intervistato da Maria Latella, si è scatenato contro il Governo a guida PD.

 

‘L’antifascismo non è dei centri sociali’ ha detto veemente Renato Brunetta ricordando come, nei drammatici anni ’70 ,'alla mattina ci si svegliava attendendo con preoccupazione la notizia dell’ultimo ammazzato da parte delle Brigate Rosse'. 

 

Un Brunetta che, nell’avvicinarsi alle elezioni, ha ritenuto utile fare chiarezza su alcuni misunderstanding o fake news che potrebbero confondere, soprattutto la larga fetta di indecisi.

 

Innanzitutto una conferma sulla coesione del programma del Centrodestra. 

‘Abbiamo scritto e condiviso con Fratelli d’Italia e la Lega un programma (altri non hanno fatto altrettanto), su dieci punti precisi. Si parla di flat tax, di welfare, di sostegno alle donne, di migranti; né noi, né la Lega, né tantomeno il partito di Giorgia Meloni ha mai parlato di uscire dall’euro’.

 

 

E poi un pesante attacco alla gestione del Governo, prima di Matteo Renzi e poi di Paolo Gentiloni, soprattutto per quanto riguarda le banche.

‘ Il ministro Padoan- ha confermato l’esponente di Forza Italia- capisce poco di banche e  la crisi del sistema bancario italiano è stato gestita male da dei buoni a nulla’.

 

E non sono mancate le accuse pesanti su Matteo Renzi. ‘ Renzi- ha sostenuto Renato Brunetta- è stato un irresponsabile che ha usato i soldi degli italiani per provare a salvare la disastrata Monte dei Paschi di Siena. Senza parlare degli evidenti conflitti di interesse con Banca Etruria’.

 

 

E per chiudere l’esponente di FI ha confermato che 'il candidato premier sarà quello che prenderà più’ voti, e in ogni caso nascerà da una decisione comune tra i leader del Centrodestra’.

Per buona pace di tutti gli avversari che si immaginano guerre fratricide nella coalizione prima e dopo il voto.

 

Insomma un sabato per tutti i gusti e un ricco anticipo della pirotecnica settimana, alle porte, prima del voto.