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Politica
Elezioni 4 marzo, Grasso (Liberi e Uguali): via tutte le tasse universitarie

"Per i molti, non per i pochi". E' la frase che campeggia, in bianco su sfondo rosso, sul palco dell'assemblea programmatica nazionale di Liberi e uguali, aperta a Roma dalla relazione introduttiva di Rossella Muroni. Lo slogan è una citazione del 'For the many, not the few', scelto da Jeremy Corbyn, il leader laburista inglese.

Sul tavolo della presidenza siedono Pietro Grasso, le capogruppo del Senato di Mdp e Si, Maria Cecilia Guerra e Loredana De Petris, e i segretari di Mdp, Si e Possibile, Roberto Speranza, Nicola Fratoianni e Pippo Civati. In platea siedono tutti i big della lista unitaria della sinistra, da Pier Luigi Bersani a Laura Boldrini, da Vasco Errani ed Enrico Rossi. È assente Massimo D'Alema, che è in questi giorni in Iran.

Il presidente del Senato Grasso è stato accolto al suo ingresso in sala con un grande applauso dei delegati.

L'assemblea è stata convocata per discutere e approvare le linee programmatiche (emerse nel corso delle iniziative pubbliche svoltesi nel dicembre scorso in tutta Italia) per le elezioni politiche del 4 marzo e definire i criteri per l'individuazione dei candidati, "ai fini della più ampia partecipazione e del rinnovamento della politica". Due giorni (8 e 9 gennaio) per la selezione dei candidati in assemblee aperte ai cittadini, liste che saranno poi approvate dalla presidenza dell'assemblea entro il 22 gennaio.

E c'è anche lo stop ha ha già due legislature complete "salvo un numero limitato e motivato di deroghe". Le pluricandidature ci saranno, spiega Muroni, ma saranno "limitate". Esclusi i rinviati a giudizio o i condannati anche in via non definitiva per "una serie di reati, tra cui mafia, terrorismo, criminalità organizzata, contro la libertà personale e individuale".

"Useremo ogni minuto per parlare ai cittadini delle nostre proposte. Lo faremo per ridare speranza al Paese con proposte serie e concrete a differenza delle irrealizzabili favole degli altri partiti. Se ne sono sentite: Renzi ha detto di voler abolire il canone Rai dopo averlo messo in bolletta. Berlusconi ne ha dette troppe, non riesco a pensare alla più clamorosa. Il discorso vale anche per Salvini e per i Cinque stelle. Siamo l'unica alternativa credibile". Lo dice il leader di Liberi e uguali Pietro Grasso.

"Lotteremo per i molti non per i pochi. Il nostro impegno non finirà il 4 marzo, abbiamo un progetto molto più ambizioso". E poi: "Ci aspettano settimane di intensissimo lavoro: è solo l'inizio per cambiare l'Italia, per dare una svolta. Vedo gente rassegnata, impaurita, delusa, con lo sguardo basso. I populismi soffiano sulle paure e noi abbiamo il coraggio di reagire e porre rimedio a tutto ciò. Siamo eredi degli uomini e delle donne che 70 anni fa ci liberarono dal fascismo dandoci la libertà, siamo orgogliosi di credere nella democrazia parlamentare e pronti a lottare fino in fondo per realizzare i principi della costituzione".

"Aboliremo tutte le tasse universitarie", promette Grasso, specificando che la misura "costa 1,6 miliardi. Si tratta di appena un decimo delle risorse che  l'Italia spende per finanziare attività dannose per l'ambiente. E' una proposta concreta, realizzabile".

Sul lavoro: "La nostra battaglia sarà far tornare prevalenti i contratti a tempo indeterminato. Serve un nuovo contratto a tutele crescenti, che reintroduca le garanzie tolte dal Jobs Act. Gli altri aboliscono le tasse, noi aboliamo il precariato". E ribadisce la posizione di Leu sull'Europa: "L'Italia non potrà avere un futuro fuori dalla Ue ma la Ue non potrà avere un futuro senza rivedere in profondità i trattati e senza chiudere con l'austerità".

Tutti i leader in arrivo all'hotel Ergife rinviano le discussioni su possibili alleanze a dopo il voto, pur non chiudendo né al Partito Democratico né al Movimento 5 stelle. "Parleremo con tutti, tranne con la destra ma per una questione di igiene mentale", ha detto Bersani, specificando che "la priorità si chiama lavoro: servono investimenti per dare lavoro e ridurre la giungla dei contratti precari. Senza queste cose non facciamo nulla con nessuno. Se ci sono queste due cose, più fisco e welfare, noi parliamo".  

"Di alleanze si parlerà dopo il 4 marzo, saremo aperti e inclusivi per tutti quelli che la pensano come noi. A chi guardiamo? Io guardo avanti", ha detto Grasso. , arrivando all'hotel Ergife per l'assemblea nazionale di Leu, interpellato dai giornalisti su una possibile intesa post elettorale con Pd o M5S. Stessa linea per Fratoianni: "Il giorno dopo le elezioni verificheremo programmi e rapporti di forza, discuteremo nel merito come sempre. Quello che ci interessa però è il nostro programma, la nostra proposta politica".

E alla domanda se vede più convergenze col M5S o col Pd di Renzi, Arturo Scotto risponde: "Noi presentiamo oggi il nostro programma, la domanda va fatta al Pd e al Movimento 5 Stelle, se loro vedono nei temi che proporremo oggi dei punti di convergenza".

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leu assemblea





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