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Politica
Elezioni Abruzzo:Lega boom.Vince il Cdx. Flop 5S. Salvini:"Governo,non cambia"

Elezioni regionali Abruzzo - Trionfo del Centrodestra con un boom della Lega superiore alle previsioni, sostanziale tenuta del Centrosinistra come coalizione (non bene il Pd come partito) e risultato nettamente deludente per i 5 Stelle. E' la sintesi di quanto accaduto alle elezioni regionali in Abruzzo, che sarà la settimana regione italiana controllata dal Centrodestra insieme al vicino Molise, alle regioni del Nord (Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia) e alla Sicilia.

Scrutinio concluso, Marsilio vince con il 48,03% - Con 299.949 voti pari al 48,03% delle preferenze Marco Marsilio, candidato da Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Azione politica e Udc, è il nuovo presidente della Regione Abruzzo. Il risultato emerge dallo scrutinio definitivo di tutte le 1.633 sezioni dove si e' votato ieri. Giovanni Legnini, presentato da Pd, Leu, Centro democratico, Centristi per l'Europa e da altre liste civiche, ha ottenuto invece il 31,28% delle preferenze, e la candidata del Movimento 5 stelle Sara Marcozzi il 20,20%. Stefano Fajani di Casapound Italia ha ottenuto infine lo 0,47% dei voti. 

I PARTITI. La Lega diventa il primo partito in Abruzzo con il 26% delle preferenze (i più ottimisti del Carroccio parlavano alla vigilia del 25). Vero e proprio balzo di Salvini rispetto alle Politiche quando aveva ottenuto il 13,8%. M5S in caduta libera dal 39,85% del 4 marzo 2018 al 18% circa. Il Pd scende dal 13,82% al 12% circa. Forza Italia sotto il 10% vale meno di un terzo della Lega e rispetto alle Politiche (14,44%) perde circa cinque punti. Bene Fratelli d'Italia, oltre il 5%, leggermente in crescita sul 4 marzo (5,03%).

I COMMENTI. Marsilio, esponente di Fratelli d'Italia, ha parlato intorno all'una di notte, dopo un lungo abbraccio con Giorgia Meloni: "È un'emozione fortissima, come coalizione abbiamo fatto un partito straordinario e abbiamo costruito una squadra per dare un futuro agli abruzzesi". E continua: "La ricostruzione sarà la nostra priorità assoluta. È rimasta ferma in questi ultimi tempi, è una vergogna che dobbiamo cancellare assolutamente. Il centrodestra ha già dimostrato con la ricostruzione del 2009 e torneremo a replicare quel modello. La mia assoluta priorità è rimettere in pochi mesi le persone nelle condizioni di rientrare nelle loro case".

Quello di Legnini - che si è candidato con i gruppi civici in evidenza e il Pd in seconda fila - è un discreto risultato. E a caldo, mentre lo spoglio era ancora in corso, è intervenuto commentando i risultati: "Tutti i sondaggi ci davano terzi, siamo ampiamente secondi, con uno spostamento a destra dell'elettorato. Penso che il centrosinistra in Italia debba riaprire un canale di partecipazione, debba tendere verso un modello coalizionale aperto e largo come abbiamo fatto qui conseguendo un risultato molto superiore a 11 mesi fa, non sufficiente per vincere ma ciò era abbastanza prevedibile", ha concluso.

La nota di Silvio Berlusconi arriva mentre Marsilio rilascia le prime dichiarazioni. E dimostra - insieme alle affermazioni di Meloni e Salvini - come il centrodestra sta studiando un nuovo assetto e cercando un futuro: "Il grande successo di Marsilio apre una pagina nuova per l'Abruzzo ed è un momento importante per il futuro del centro-destra e della politica italiana. L'Abruzzo lo ha confermato ancora una volta, il centro-destra è la maggioranza naturale fra gli elettori. Da oggi comincia la sfida di Forza Italia e del centro-destra per la Sardegna, per la Basilicata, per il Piemonte e infine per le elezioni europee di maggio decisive per il futuro dell'Europa e dell'Italia. Sono sicuro che il centro-destra unito avrà successo in tutte queste importanti elezioni", spiega il leader di Forza Italia.

Secondo Meloni "è una giornata storica per Fratelli d'Italia e siamo entusiasti di aver espresso il primo presidente di Fdi per il centrodestra. Quella di Marsilio è stata una candidatura vincente, convincente e unificante". Meloni ha poi sottolineato che "ora proporremo per l'Abruzzo un modello di governo valido anche a livello nazionale".

Sara Marcozzi è arrivata solo a tarda notte al comitato elettorale M5s e lo fa per parlare di "sconfitta della democrazia", rappresentata dall'avere "permesso di partecipare alle elezioni a otto liste create poco prima delle elezioni". Per la candidata 5s, quella del Pd e di Forza Italia è una debacle ("Dovrebbero farsi un esame di coscienza") mentre per il suo partito guarda alle scorse regionali invece che alle politiche, spiegando "noi confermiamo il risultato del 2014". Poi ha aggiunto "mi aspettavo gli abruzzesi non cedessero a un candidato neanche abruzzese", ha rivendicato di aver "lavorato sui temi e non sulla propaganda" insieme al fatto che "non abbiamo portatori di voti, noi".

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che alle 11.30, incontrerà i giornalisti alla Camera, rassicura sulle sorti dell'esecutivo nazionale ma la doccia fredda per l'alleato di governo è pesante. "Una vittoria clamorosa" ma non cambia nulla a livello di governo. "Avanti con il lavoro. Abbiamo tanti impegni da mantenere", ha detto. Dunque, "grazie Abruzzo! Grazie Italia. Più forti degli attacchi, delle bugie e delle polemiche: da domani al lavoro", ha esultato sui social il vicepremier leghista indossando una felpa con la scritta Abruzzo. Mentre il pentastellato Luigi Di Maio, che si è speso in prima persona nella campagna elettorale abruzzese, ancora non ha commentato. Le uniche dichiarazioni finora sono state quelle della candidata Sara Marcozzi che ha negato la debacle.

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