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Politica
Elezioni Basilicata, Lega doppia Forza Italia. M5S a rischio flop, crollo Pd

Matera capitale d'Italia. All'inizio del prossimo anno si terranno le elezioni regionali in Basilicata, banco di prova per la tenuta del Movimento 5 Stelle al Sud, dopo l'exploit del 4 marzo, per il Pd in fase congressuale e per lo sbarco della Lega nel Mezzogiorno.

Dopo l’arresto del Governatore Marcello Pittella, ora di nuovo in libertà dopo un periodo passato ai domiciliari, non è ancora stata ufficializzata la data di quando si andrà al voto e chi saranno i candidati a sfidarsi.

Viste le dimissioni anticipate dell’ex governatore Vito De Filippo, nel 2013 la Basilicata fu chiamata al voto due anni prima del dovuto con le regionali che si tennero nelle giornate del 17 e del 18 novembre.

Con l’attuale consiglio regionale in carica per ancora pochi mesi, in linea di principio le urne in Basilicata si dovevano aprire a novembre 2018 ma l’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il governatore Pittella potrebbe far slittare la data.

Dopo mesi dopo però ancora non è stata presa una decisione sulla data del voto, con la situazione che al momento appare sostanzialmente bloccata con l’estate che quindi non avrebbe portato consiglio.

Ecco dunque farsi strada l’ipotesi che le elezioni regionali si possano tenere a inizio 2019, con ogni probabilità il 20 gennaio. Cadendo però il giorno dopo l’inaugurazione di Matera 2019 capitale europea della cultura, si parla di anticipare al 13 gennaio o posticipare al 10 febbraio.

In Basilicata si voterà con un nuovo sistema elettorale dopo che già nel 2013 i consiglieri furono sforbiciati da 30 a 20. Le novità maggiori sono l’introduzione della parità di genere con la doppia preferenza (in una lista un sesso non può superare la quota del 60%), l’abolizione del listino e del voto disgiunto: votando un consigliere la preferenza andrà direttamente anche al candidato governatore collegato come nel Rosatellum.

Non è previsto il ballottaggio con il candidato che prenderà più voti che verrà nominato governatore. Cambia anche il premio di maggioranza che sarà progressivo: 11 consiglieri con il 30%, fino a un massimo di 14 consiglieri.

Per il resto si tratta di un sistema di voto proporzionale, con i consiglieri che verranno eletti tra le liste delle due circoscrizioni provinciali di Potenza e Matera, con la soglia di sbarramento fissata al 3%.

Pochi giorni prima che scoppiasse l’inchiesta Sanità, Marcello Pittella era stato riconfermato all’unanimità dal Partito Democratico della Basilicata come candidato alle elezioni regionali.

Ora che il Governatore dem è fuori dai giochi tutto è in discussione. Difficile poi a questo punto trovare un’intesa con Liberi e Uguali, anche se negli ultimi tempi era ripreso un dialogo con la sinistra.

In una regione dove il PD negli ultimi anni ha sempre dettato legge, il Centrodestra e il Movimento 5 Stelle hanno quindi ora la grande opportunità di sfilare la guida della Basilicata al Centrosinistra.

Nel centrodestra le direttive arrivate dall'ultimo vertice di Palazzo Grazioli parlano di un candidato unitario. Con questo patto, in Basilicata dovrebbe essere Forza Italia a scegliere il candidato Governatore.

Ha fatto la propria scelta tramite le ormai classiche regionarie il Movimento 5 Stelle, con il potentino Antonio Mattia che con 322 voti ha superato gli altri due candidati Gianni Perrino e Grazia Maria Donvito.

La giornalista Carmen Lasorella, in precedenza accostata anche al Movimento 5 Stelle, si presenterà sostenuta dalla lista LuCi (Lucani Insieme), mentre i Radicali Lucani si presenteranno con in testa il loro segretario Maurizio Bolognetti.

Sondaggi ufficiali sulle Regionali in Basilicata non sono stati realizzati. Bidimedia però in data 30 ottobre ha effettuato una indagine sul voto politico nazionale spacchettando le preferenze regione per regione. Ecco i numeri:

    Movimento 5 Stelle - 39%   
    Centrodestra - 30,6%   
    Centrosinistra - 18,9%   
    Sinistra - 7,4%

Stando però alle indiscrezioni di fonte Centrodestra, in base a sondaggi ufficiosi, pare che il M5S e la coalizione Fi-Fdi-Lega siano testa a testa intorno al 35-37% con il Partito Democratico in forte calo intorno al 15%. Il M5S subirebbe comunque una flessione di 6-8 punti rispetto al 43% ottenuto alle Politiche del 4 marzo. Per il Centrodestra incremento del 10% - dal 26 al 36% circa - con la Lega che punta nettamente al sorpasso su Forza Italia (sarebbe la prima volta in una Regione del Sud). Nel Carroccio sono convinti di poter toccare quota 20% (7,2 alle Politiche) con Forza Italia in calo al 10% (aveva il 12,6). Fratelli d'Italia viene accreditata del 5% in crescita dal 3,7 del 4 marzo. Il Centrosinistra alle Politiche si era fermato al 21,4% con il Pd al 17,2, ora i Dem potrebbero faticare per arrivare al 15%. La sinistra radicale potrebbe confermare il 6-7%.

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    elezioni regionali basilicata sondaggi





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