Elezioni comunali, Genova: caporetto del Pd? Rumor choc sul voto
Centrodestra avanti a Genova, male il M5S
L'anno scorsso alle elezioni regionali la più grande sconfitta per il Partito Democratico fu la Liguria, conquistata dal Centrodestra con la vittoria di Giovanni Toti. Quest'anno, alle Comunali di giugno, potrebbe essere Genova - storicamente città rossa quasi al pari di Bologna e Firenze - a segnare la debacle del Pd e del Centrosinistra. Anche perché nella città natale di Beppe Grillo il Movimento 5 Stelle è incorso in uno dei suoi tanti scivoloni che rischia di costare caro nelle urne.
Stando ad un sondaggio riservato che Affaritaliani.it ha avuto modo di visionare, Marco Bucci (57 anni, attuale amministratore unico di Liguria Digitale, la società informatica della Regione Liguria, sostenuto dai partiti che formano la coalizione al governo in Regione ovvero Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Liguria Popolare, Direzione Popolare-Raffaele Fitto) sarebbe nettamente al comando con il 40-42% dei consensi.
Il Centrosinistra, che dopo diversi problemi in Comune candida Gianni Crivello (attuale assessore comunale alle manutenzioni e protezione civile sostenuto dal Partito Democratico oltre che da movimenti, associazioni e società civile) arranca intorno al 27-28%.
Capitolo M5S. Il candidato ufficiale è Luca Pirondini (35 anni, musicista e maestro d'orchestra) dopo il veto posto da Grillo sulla candidatura di Marika Cassimatis, insegnante di geografia uscita vincente dalla selezione online tra gli iscritti genovesi al gruppo. Dopo l'annuncio del leader pentastellato di non dare il simbolo a Cassimatis e alla sua lista, lo stesso Grillo aveva indetto una nuova selezione online tra gli iscritti, questa volta a livello nazionale, dalla quale era emersa la volontà di portare avanti la candidatura di Pirondini, poi ufficializzata. Al momento sulla decisione Cassimatis ha presentato ricorso in sede civile chiedendo un annullamento della decisione di Grillo che, se venisse accolta dal giudice, potrebbe aprire nuovi scenari in vista delle comunali. Comunque vada a finire, l'area stimata dal sondaggio per i 5 Stelle si aggira intorno al 21-23% e quindi fuori perfino dal secondo turno.
Su Genova si contano poi al momento altre due candidature minori intorno al 2-3%. La prima è quella di Arcangelo Merella, ex assessore al traffico della città sotto la giunta Pericu, con la sua lista civica "Ge9si". La seconda è quella di Simone Leoncini, attuale presidente del municipio Centro Est della città, candidatosi alla guida di Palazzo Tursi con la sua lista "Genova cambia", per l'area del Centrosinistra.
Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno fiutato il 'colpaccio' e non a caso si sono precipitati nel capoluogo ligure per la presentazione ufficiale di Bucci, insieme ovviamente a Toti. Quanto al voto di lista, all'interno del Centrodestra la Lega sembra in grado di vincere abbastanza facilmente la competizione interna con Forza Italia, così come avvenne per la Regione nel 2016. Buona avanzata anche di Fratelli d'Italia.
E' chiaro che si tratta pur sempre di un voto locale ma, a pochi mesi dalle elezioni politiche (quasi certamente a febbraio 2017 e difficilmente ormai a settembre di quest'anno), per il Pd e per Matteo Renzi (sempre che il 30 aprile venga riconfermato segretario) perdere Genova sarebbe un colpo molto doloroso che potrebbe portare a ripercussioni sul governo oltre che all'interno dello stesso Nazareno. La campagna elettoale è ancora lunga (quella ufficiale non è nemmeno cominciata) ma i primi segnali che arrivano dalla Liguria fanno sorridere il Centrodestra (Salvini soprattutto) e preoccupare il Pd.