Elezioni governo, la guida del Paese è finalmente contendibile
Un altro nulla osta della business community. Foto esclusiva: Descalzi parla nell'orecchio alla Marcegaglia
“We are very relaxed”. Non si scompone nella city di Londra il capo dell’Eni Claudio Descalzi davanti al pericolo grillino, quando, nel fuoco di fila delle domande di analisti e giornalisti internazionali sul piano strategico triennale della più grande azienda italiana, gli viene anche chiesta, in inglese, la sua opinione sul successo elettorale dei Five Stars, primo partito italiano.
Very relaxed, molto rilassato. E alla sua risposta molto british si accoda convinta, senza aggiungere neanche una sillaba in più, la presidente Emma Marcegaglia, a Londra con le stampelle dopo un incidente sugli sci... ”Concordo totalmente”.
Nessun panico dunque dal fantomatico mondo del business, sempre evocato dagli opinionisti politici da talk show quando vogliono difendere lo status quo e contrastare le novità.
Sicché dopo la risposta tranquilla dei mercati, il sonno dello spread, i quasi endorsement dei giorni scorsi del capo della Fca Marchionne e del presidente di Confindustria Boccia, arriva ora il sigillo al cambiamento possibile dei vertici istituzionali da parte dei big dell’Eni.
Niente scomuniche, dunque. E niente panico nella business community. L’Italia va bene e cresce, argomenta Descalzi. E, aggiunge, tutti i partiti sono focalizzati sulla salute, sul benessere e sul futuro del Paese. Troveranno un accordo. Amen.
Come a dire: nessuno ha l’esclusiva di Palazzo Chigi, nessuno governa a prescindere e per diritto divino. Il popolo, con le sue scelte, è sovrano. E il verdetto degli elettori va rispettato.
La guida del Paese è finalmente contendibile, questa è la vera novità delle elezioni del 4 marzo, vinca il migliore. Anche se si chiama Di Maio o Salvini. L’importante è che si occupino della salute dell'Italia e del suo futuro. Amen.