Elezioni in tempi brevi. Il Pd accelera sulla legge elettorale
Riforma dell'Italicum prima della Consulta
Tornano a salire le probabilità di elezioni politiche anticipate tra poche settimane, nonostante la Corte Costituzionale abbia fissato per il 24 gennaio la prima udienza sull'Italicum. "Sono d'accordo con Renzi: bisogna andare al voto prima possibile. C'é un problema di incertezza e incoerenza sulla legge elettorale tra Camera e Senato, come giustamente avverte il presidente Mattarella. Quindi bisogna intervenire provando a portare subito la riforma in parlamento, senza aspettare la Consulta. Ma l'obiettivo deve essere il voto prima possibile". Lo ha dichiarato il sottosegretario Pd alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, intervistato a "Radio anch'io" su Radiouno.
Comunque si risolva la crisi aperta con le dimissioni di Matteo Renzi da premier, reincarico o nuovo presidente del Consiglio, la maggioranza del Pd sembra intenzionata a portare in tempi rapidi una proposta di modifica della legge elettorale in Parlamento in modo tale da rendere il sistema di voto - come ha spiegato Mattarella - omogeneo tra Camera e Senato. Renzi - dicono al Nazareno - non ha alcuna intenzione di andare avanti a lungo, sia da premier sia da leader del partito di maggioranza, con le opposizioni - 5 Stelle, Lega e Fratelli d'Italia - che ogni giorno gridano allo scandalo denunciado chi vuole restare attaccato alla poltrona.
Alla base di questa decisione ci sarebbe anche un sondaggio commissionato subito dopo il referendum dai vertici del Pd secondo il quale la maggioranza degli italiani (e anche degli elettori dem) ritiene che il ritorno alle urne in tempi rapidi sia a questo punto l'unica soluzione possibile. Il timore di Renzi è quello di farsi logorare nel caso in cui decidesse di attendere l'autunno o addirittura il 2018. Ed ecco che l'uscita di Giacomelli non arriva a caso e anticipa quanto accadrà prima di Natale ovvero l'iniziativa del Pd in Aula, si vedrà se Camera o Senato, per modificare la legge elettorale. Il ritorno alle urne all'inizio della primavera torna così ad essere l'ipotesi più probabile. Salvini, Grillo e Meloni saranno contenti...