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Politica
Elezioni politiche 2018, parte il Circo Barnum delle promesse elettorali

E via, passate le vacanze natalizie e di fine d’anno, come previsto e’ scattata non solo la guerra dei saldi ma soprattutto la campagna elettorale per le politiche di marzo. Una campagna che si preannuncia scoppiettante come non mai. Infatti e’ assolutamente normale, in una campagna politica che si rispetti, regalare sogni e promesse ai buoni cittadini. E’ sempre successo, fin da quando in Italia ha cominciato ad esistere la democrazia. Pero’, quello che sta succedendo in questa fase storica a due mesi circa dalla tornata elettorale, e’ davvero fuori dalla normalità’.

Elezioni 2018. Le promesse elettorali ‘acchiappavoti'

Il cittadino medio o il lettore comune spesso non hanno la voglia, ne’ la possibilità’ e nemmeno il tempo di fare un giro di orizzonte sui social, sui giornali o in televisione e monitorare con semplicità’ e realismo tutto quello che i premier, gli ex premier, i potenziali premier e i protagonisti più’ o meno importanti dell’agone politico ogni giorno buttano sul banco delle promesse ‘acchiappavoti'. In un mese siamo a riusciti gia'a vedere una gran bella varietà di ‘fuochi artificiali’.Una compilation che mai avremmo immaginato di poter vedere. Uno spettacolo pirotecnico di tutto rispetto. Come non valutare infatti con gioia e magari qualche perplessità’ le quattro/cinque proposte che un Luigi di Maio in forma butta li’ in quattro e quattr’otto? La prima riguarda la burocrazia di questo paese ( a dire il vero non una novità’), ma ascoltare il premier grillino sostenere che ‘aboliremo immediatamente 400 leggi nei primi cento giorni di Governo’ non suona proprio male.

Elezioni 2018. Le proposte di Luigi Di Maio

E altrettanto un sano ottimismo si scatena quando, superandosi, Di Maio sostiene che ' lo spesometro, il redditometro, equitalia o l’agenzia delle entrate e persino gli studi di settore non sono i modelli di lotta all’evasione a cui noi, pentastellati, faremo riferimento’. Non e’ dato sapere quali saranno le alternative, ma possiamo Immaginare che a queste parole la moltitudine delle Partite Iva, i tanti professionisti e artigiani piegati dalle tasse si stiano risvegliando e comincino gia’ ad avvicinarsi ai seggi in tempo utile per non perdere l’occasione. Ma non basta, perche’ la cuccagna mica finisce con i grillini. Il numero uno della Lega, Matteo Salvini, rispolvera uno dei suoi cavalli di battaglia, con la cancellazione immediata della Legge Fornero. Esodati, dimenticati e pensionati ultrasessantenni gia’ sono sui blocchi di partenza verso le cabine del voto. Mentre la Fornero, inviperita solo al pensiero che possano cancellare il suo ‘infante’, chissà’ potrebbe anche piangere di nuovo. Per non lasciare nulla al caso pure il M5S si lancia sull’eta’ pensionistica garantendo di mandare gli italiani al riposo dal lavoro almeno un paio di anni prima , con una promettente quota 41, intesi come anni di contributi sufficienti. Di quello che pensa l’Europa ce ne facciamo un bel baffo, ma intanto promettiamo.

Elezioni 2018. Salvini vuole far piangere Elsa Fornero

Ma non finisce qui perche’ il Centrodestra, che sta affilando le armi e affinando i programmi, spara subito una bella flat tax al 15% e revisione del jobs act. Anche se Berlusconi non si dimostra molto d’accordo ma importante e’ ‘ far sognare’. E poi un deciso ‘via all'obbligo delle vaccinazioni’ dice Salvini scatenando le dichiarazioni contrarie della Ministra della Salute Beatrice Lorenzin ( ormai leader del suo partito petaloso’) che la bolla ‘ come una proposta sbagliata, pericolosa per la salute degli italiani. Una proposta che preoccupa molto l’Europa, scettica su tutte le posizioni antiscientifiche’. Matteo Renzi, che sembrava essere scomparso nell’ultimo mese, si lancia su un interessante proposta di reddito orario per coloro che stanno al di fuori dei contratti collettivi. Solo a sentire pero' che qualcuno vorrebbe rimodellare il suo jobs act, ironizza dicendo che molti politici vorrebbero riportare indietro il paese. Ed infine non dimentichiamoci della promessa di togliere le tasse universitarie di ‘Liberi e Uguali’.

Elezioni 2018. Due mesi di divertimento ma osservazione seria da parte dei cittadini

Un paio di grandi mesi di divertimento ci aspettano, senza se e senza ma. Unica speranza e’ che gli italiani in questi due mesi si godano lo spettacolo e si divertano ma nel frattempo leggano un poco i conti reali, guardino con attenzione la fotografia del paese, i traguardi più’ o meno raggiunti. E sappiano considerare con equilibrio chi ha fatto qualcosa di bene, chi ha fatto praticamente nulla e chi invece ha persino fatto male.

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elezioni politiche 2018





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