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Politica
Elezioni Regionali Lazio, il m5s fa flop: Roberta Lombardi nella bufera

Il Movimento 5 Stelle ha stravinto le elezioni, ma lo stesso non si può dire della Regione Lazio. Anzi.

Roberta Lombardi, candidata grillina per la Presidenza della Regione Lazio, si classifica terza (e di larga misura) dietro Nicola Zingaretti e Stefano Parisi.

Il fallimento è tutto della ex prima capogruppo m5s alla Camera dei Deputati, la donna che una volta era considerata la persona più potente nel Movimento dopo Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.

E tuttavia, dopo la morte di quest'ultimo, l'astro della Lombardi ha iniziato a brillare di una luce sempre più flebile. La scelta piovuta dall'alto di candidare Virginia Raggi a sindaco di Roma, anziché il protegé della Lombardi Marcello De Vito, assestò la prima grave ferita a colei che nel m5s romano era definita "faraona" o "zarina". 

La Lombardi ebbe un sussulto di combattività e cercò di minare in tutti i modi l'ascesa della Raggi, gongolando quando il braccio destro di quest'ultima (Raffaele Marra) venne arrestato, attribuendosi il merito di averlo sempre contrastato.

Ma, nonostante le tante problematiche dell'amministrazione della Raggi a Roma, la sindaca grillina della Capitale è riuscita a restare ben salda alle redini del Campidoglio, e per la Lombardi si sono invece susseguiti una serie di colpi mortali. Quello più letale: la perdita del suo "feudo", il Terzo Municipio retto dalla sua ex assistente Roberta Capoccioni, sfiduciata e privata della carica di presidente.

Qualche grave errore in campagna elettorale ha fatto il resto, e così l'ex imperatrice del m5s è finita terza dopo il governatore piddino uscente e dopo un outsider lombardo che tutti davano per perdente e che invece l'ha umiliata distanziandola di molti voti. 

E' l'epilogo definitivo del potere di Roberta Lombardi nel m5s? Confinata in Regione da semplice consigliere, difficilmente avrà voce in capitolo per quanto riguarda le scelte romane e soprattutto nazionali. Ma chi la conosce bene sa che Roberta non si dà mai per vinta e che, con quel suo "non ho ricevuto sufficiente aiuto dalla Capitale" (leggi: La Raggi mi ha intralciata), si potrebbe profilare una rinnovata crociata: quella contro la sua acerrima nemica Virginia, in bilico per la questione del processo per falso in atto pubblico.

Con un posto in Regione che nessuno le può togliere, la Lombardi non avrebbe niente da perdere - se dovesse mettersi male per la Raggi - a fare fuoco "amico" contro la prima cittadina... 

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