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Politica
Emma Bonino non vuole rivotare con le "infradito"

Emma Bonino, leader di Più Europa non ci sta. Dopo aver tanto faticato a prendersi lo scranno e aver addirittura dovuto fare una alleanza puramente elettorale con Bruno Tabacci che è esattamente ai suoi antipodi per visione del mondo e per valori, ora non vuole ricominciare tutto da capo, firme e burocrazia varia.

Preoccupazione, ad onor del vero, comune a tanti deputati eletti per la prima volta dopo anni di “portaggio borse” terrorizzati all’idea del voto, ma non è certo il caso suo.

È un po’ come uno che sta per gustare una bellissima torta e gliela tolgono improvvisamente. Resta l’acquolina in bocca.

Oltretutto, la sua decisione di scendere in campo elettoralmente è stata contestata dai vertici del Partito Radicale Transnazionale che avevano dichiarato uno “sciopero del voto” in tal senso.

La Bonino ha dichiarato ieri:

“Abbiamo espresso anche la più viva preoccupazione sulla procedura democratica, o antidemocratica, in caso di elezioni super anticipate. Non vi sfuggirà che in questo caso, che il voto sia a luglio o ottobre, è chiaro che potranno presentarsi solo Pd, M5s e centrodestra: tutti gli altri sono esclusi per le procedure previste dalla legge”.

Ha poi aggiunto:

“Sono due incompetenti vogliono farci votare con le infradito. Salvini e Di Maio sono incompetenti e ignoranti, nel senso che ignorano le norme. E poi complimenti, chiedono agli elettori di riporre un attimo le infradito da spiaggia, e di andare alle urne... voglio vedere se le famiglie italiane lo faranno". 

Insomma la preoccupazione sarebbe per le infradito, ma qualcuno -ed a ragion veduta- la potrebbe pensare diversamente.

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