A- A+
Politica
Esagerata euforia di 5 stelle e Pd

Non è neppure iniziato il primo tempo di una partita difficile e per nulla scontata che nei piani alti dei 5Stelle e del Pd permane uno straordinario stato di euforia per il ritorno nella stanza dei bottoni. I due partiti, sconfitti in tutte le elezioni dopo quelle del 4 marzo 2018, gli ex nemici di ieri oggi alleati del “Conte bis”, sono in una vera e propria sovraeccitazione politica alimentata dalla claque di adulatori interni ed esterni al Palazzo per aver evitato il rischio delle elezioni anticipate nella logica sempre valida che “il nemico del mio nemico è mio amico”. Il tutto scalzando l’improvvido Salvini, incartatosi per boriosa sicumera e atteso adesso a una dura del fuoco, una riscossa non scontata, impensabile senza una rigorosa e profonda analisi autocritica, personale e di partito. Ribadire: “Farò tutto come prima” significa non aver capito la lezione con il rischio di ricaderci, stavolta senza più rialzarsi. Ciò vale anche per i vincitori, premiati per aver saputo cogliere l’occasione, al limite di una furbata, nel solco del più classico trasformismo italiano. Non mancano novità, magari contraddittorie ma comunque da valutare e approfondire. 

Gli 80 mila votanti della piattaforma Rousseau sono indicatori di un “nuovo” che s’incunea nella comunicazione fra partiti-politica-cittadini: non riflettono però il sentore del Paese reale l’aria e tanto meno sostituiscono la volontà di 60 milioni di italiani. Insomma, non sarà facile far decollare una alleanza improvvisata, costruita senza analisi politica e senza il supporto del confronto popolare, nata solo dopo un inatteso scivolone del “nemico” e sfociata nel nuovo esecutivo convinti che il potere sia il toccasana per curare i mali dei due partiti in crisi. Un compito arduo, per il pur scaltro e avveduto premier Conte, quello di dover ricondurre a sintesi politica il carnevale permanente nei due partiti e domare le velleità anche personali di leader, capi cordata e capi bastone nel gioco affaristico e di potere alimentato dalle correnti al centro e in periferia. Anche perché il Paese resta nel gorgo di una crisi profonda, non solo economica, con gli italiani a dir poco perplessi di questa pasticciata nuova partnership giallorossa, comunque non disponibili a firmare cambiali in bianco, disorientati da questi giri di valzer del Palazzo. I primi sondaggi (Pagnoncelli) sono la prima cartina del tornasole dell’aria che tira e non premiano il nuovo esecutivo: il Conte bis non piace al 52% degli italiani e il 45% è quantomeno scettico sulla tenuta: “Dura poco”. Il 71% vuole una manovra di rilancio e a favore dei ceti più deboli e – udite!udite! – solo l’11% chiede un cambio di linea sui migranti. Quasi il 90% conferma la validità – se non altro rispetto alle intenzioni – della politica dell’ex vice premier ed ex ministro dell’Interno Salvini su questa complessa e bollente questione. Dunque, non proprio la spinta necessaria per far decollare il nuovo esecutivo e per il rilancio di M5S e Pd, con le elezioni che incombono fra poche settimane in regioni importanti (Umbria, Calabria, Emilia Romagna poi Toscana, Marche ecc.) le ultime ancora governate dal centrosinistra e che potrebbero passare di mano con l’unità del centrodestra. 


Alle regionali sarà difficile l’intesa già sponsorizzata da Grillo fra i 5Stelle e Pd e non è detto che un eventuale patto di desistenza fra i due nuovi alleati di governo possa salvarli, con il potere locale quasi tutto in mano alla Lega e al centrodestra. Al M5S e al Pd serve realismo evitando nuove crociate.  Il Conte bis, al di là di ministri validi, poggia su un terreno politico-programmatico fragile: basterà un niente, un patatrac alle regionali, per provocare uno tsunami. In Parlamento i numeri sono quelli che sono, espressione del voto del 4 marzo 2018 e di una legge elettorale-bluff: ma alla maggioranza parlamentare (risicata al Senato) 5Stelle-Pd non corrisponde oggi una capacità effettiva di leadership politica di nessuno dei due partiti, alle prese con pesanti crisi di identità, di linea politica, di consenso elettorale. Dopo la sbornia di queste ore per lo scampato pericolo dal… salvinismo (i sondaggi danno la Lega in forte calo ma comunque primo partito oltre il 30% con i 5Stelle in recupero e il Pd in risalita) sul tappeto restano i problemi irrisolti, i nodi da sciogliere, le contraddizioni politiche. Le spine velenose riaffioreranno, dentro i singoli partiti e fra i partiti, e non basteranno altre promesse, tanto meno altre giravolte di palazzo, per non mandare tutto a carte quarantotto. Il refrain del “farsi carico dei problemi generali” usato anche in questa occasione dai 5Stelle e dal Pd è lo schermo abusato in precedenza anche da altri partiti per nascondere la verità: quella di voler andare al potere, mantenere o riconquistare poltrone, superare divisioni e crisi interne. Il Conte bis è comunque legittimato a provarci. Altrettanto legittimo è mantenere il dovere del dubbio.

Commenti
    Tags:
    movimento 5 stellepartito democratico





    in evidenza
    Affari in Rete

    MediaTech

    Affari in Rete

    
    in vetrina
    Svolta meteo: ecco quando termina il freddo e torna il caldo

    Svolta meteo: ecco quando termina il freddo e torna il caldo


    motori
    Mercedes-Benz, Nuovo G 580 EQ la svolta elettrica nel fuoristrada

    Mercedes-Benz, Nuovo G 580 EQ la svolta elettrica nel fuoristrada

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.