Europee: perché il governo giallo - verde difficilmente cadrà
Europee: a nessuno degli azionisti conviene andare al voto
Molti “dotti, medici e sapienti”, per dirla alla Bennato, hanno presagito la fine del governo giallo - verde dopo le elezioni europee e hanno goduto da qualche mese a questa parte per una certa “dialettica sostenuta” tra i due leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini, traendone auspici. In realtà, a guardare i fatti, quello che è accaduto ci sta benissimo perché la reazione dei Cinque Stelle alla Lega è stata del tutto naturale, anche alla luce di quanto dicono i sondaggi (ricordando che hanno sempre un valore predittivo e molte volte hanno sbagliato). È quindi del tutto normale che Di Maio abbia portato avanti i suoi punti programmatici e abbia rivendicato il suo spazio che qualche volta l’alleato padano aveva invaso. Negli anni del pentapartito a trazione democristiana o socialista abbiamo visto di ben peggio.
Poi, ben guardare, anche se i sondaggi dessero ragione alla Lega il governo difficilmente cadrebbe perché al massimo Salvini potrebbe rivendicare un rimpastino, appunto di stile democristiano, ma nulla di più, ammesso poi che Di Maio glielo conceda. Viceversa, se i sondaggi fossero smentiti (come è già avvenuto in passato), tutto rimarrebbe inalterato. E questo senza considerare la notoria -e giusta-ritrosia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al voto anticipato.
Dunque, dal punto di vista dei Cinque Stelle, è corretto rivendicare a trecentosessanta gradi il proprio programma e i propri obiettivi, tanto più che le elezioni dello scorso 4 marzo furono vinte nettamente da loro. Viceversa, Matteo Salvini è politico abbastanza scaltro da sapere che il voto è sempre una incognita, anche quando pare favorevole (si veda, a tal proposito, il recente caso britannico di Theresa May) e che mettersi dentro, a livello nazionale, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi potrebbe rivelarsi una scelta insidiosa per la sua stessa leadership. Molto meglio per lui tenere il piede in due staffe o, come si suol dire, cuocere la pizza in due forni che sono sempre meglio di uno. Almeno fino alla prossima finanziaria che è il vero ostacolo, e non le europee, che il governo giallo - verde dovrà affrontare.
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