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Politica
Fake news, allarme dagli Usa: Italia a rischio. Renzi: Facebook agisca

Il New York Times denuncia che "con elezioni politiche decisive a pochi mesi di distanza, cresce l'ansia che l'Italia sara' il prossimo obiettivo di campagne di destabilizzazione con fake news e propaganda, tanto da portare il leader del partito di governo (Matteo Renzi) a chiedere a Facebbok e agli altri social media di vigilare sulle loro piattaforme", per scongiurare possibili interferenze - di cui si sono gia viste le prime avvisaglie (la finta foto del sottosegretario Maria Elena Boschi al funerale di Toto' Riina). Interferenze che Renzi, non lo dice esplicitamente, potrebbero avere come mandante la Russia e per esecutori entita' italiane legate in qualche modo a Mosca.

"Chiediamo ai social network e specialmente a Facebook di aiutarci ad avere una campagna elettorale pulita perche' la qualita' della democrazia in Italia oggi dipende dalla riposta che daremo a questi problemi", ha dichiarato Renzi che ieri alla Leopolda - dove citava anche l'inchiesta del Nyt - ha pubblicamente denunciato: "Queste fake news sono tante e diverse e sono frutto di un attacco complessivo che ci stanno facendo in queste ore. Noi facciamo paura perche' siamo liberi, non abbiamo scheletri nell'armadio". Il Times scrive che "in un'atmosfera globale gravida di sospetti di interferenze russe nelle elezioni Usa (Russiagate, ndr), Francia e Germania, cosi' come sul referendum sulla Brexit e l'indipendenza catalana, molti analisti considerano che l'Italia sia l'anello debole in un sempre piu' vulnerabile Ue". Alla richiesta di rafforza la vigilanza sul voto italiano, "rappresentanti di Facebook hanno detto a funzionari italiani che stanno pensando di schierare un task-force italiana di fact-chekers (verificatori delle notizie) per affrontare il problema delle fake news qui prima delle elezioni, secondo quanto riferisce un anonimo funzionario del governo presente alle trattative". Dichiarazione che Facebook non ha voluto ufficialmente commentare.

Il Times cita poi il rapporto di Andrea Stroppa, ricercatore della "Ghost data" che consiglia Renzi in tema di cyber-security, che ha preparato un 'dossier' che "tenta di dimostrare un connessione tra siti apparentemente non collegati che promuovono movimenti populisti critici di Renzi ed il governo di centro-sinistra. Rapporto che evidenzia come la pagina web ufficiale di un movimento filo Matteo Salvini, "leader del partito di estrema destra, la Lega", condivida i codici di Google (una sorta di impronta digitale del web) con una pagina di propaganda di un fan dei 5 Stelle. Codici che servono a tracciare la pubblicita' ed il traffico sulla rete che sono anche condivisi da una serie di siti, alcuni dei quali diffondo teorie cospiratorie, attaccano Renzi e inviano un chiaro messaggio di sostegno filo russo" Tra questi il Nyt cita "IoStoConPutin.info" e "mondolibero.org". Tutti "questi siti condividono lo stesso codice identificativo assegnato da Google Analytics, che monitora la quantita' di traffico sui singoli siti, cosi' come AdSense, che assegna una valore alla pubblicita' postata su ogni singolo sito".

Ma "Google - conclude il Times - non vorrebbe identificare gli amministratori dei siti e le email inviate ai contatti delle pagine web, non hanno avuto risposta". Facebook da parte sua "non ha voluto identificare l'amministratore degli account che condividono lo stesso codice Google". Da parte sua "un portavoce dei 5 Stelle ha dichiarato che la pagina web citata che condivide i codice non e' un sito officiale e potrebbe essere stata realizzata da attivisti indipendenti". Francesco Zichieri, responsabile della pagina web "Noi con Salvini", scrive il Nyt "si e' dimostrato legittimamente sbigottito" a sapere che "i codici del suo sito sono condivisi con quello che promuove i 5 Stelle". Il guru web della Lega, Luca Morisi, ha sostenuto che il problema e' nato dal fatto che un ex "sostenitore dei M5S ha aiutato a costruire la pagina 'Noi con Salvini' e ha copiato ed incollato i codice dalla sua pagina di sostenitore dei M5S, cosi 'come quelli di 'Io StoConPutin.info'" con quelle di Salvini. "Ma noi non abbiano nulla a che fare con i siti pro-Putin o pro-5 Stelle" ha denunciato Morisi. Detto cio' il Times ricorda che il partito di Salvini abbia "firmato un accordo di cooperazione na marzo con il partito Russia Unita di Putin, che e' stato ripetutamente elogiato" dal leader della Lega. Allo stesso modo il Nyt ricorda che i 5 Stelle hanno ospitato sui siti loro collegati "propaganda anti-Renzi proveniente da 'testate' russe (considerate negli Usa espressione del Cremlino) come Sputnick e Rt". "Noi siamo ad un punto di svolta" ha detto Renzi, che per ora, sottolinea il Times, si e' fermato ad un passo dall'accusare la Russia di voler interferire nelle prossime elezioni italiane. L'ex premier non ha prove del coinvolgimento russo e teme che far aleggiare lo spettro di Putin potrebbe diventare una ragione "per non fare nulla". Per lui la palla in mano c'e' l'ha Facebbok che gia' ora puo' chiudere pagine piene di fake news, sulla base solo delle falsita' contenute, senza bisogno di verificare chi ne sia la fonte.

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