Famiglia e partito Mediaset: così Berlusconi si è ripreso Toti e ha ceduto FI
Forza Italia, Berlusconi cede il partito. Toti: “Ora farò la Rivoluzione d'Ottobre”. Carfagna: “Con me FI non sarà succube di Salvini"
La famiglia ha contato molto in questa svolta politica interna. La genesi va cercata subito dopo il voto europeo. Dopo il 26 maggio, come scrive Il Fatto Quotidiano, i sondaggi riportavano una situazione peggiore rispetto alle urne, con FI sotto l’8,8%. E lunedì scorso, per la prima volta, si è registrato il sorpasso, con il partito di Giorgia Meloni passato sopra, se pur di poco. Così Berlusconi ha deciso di prendere in mano la situazione o per meglio dire: cederla. Stretto in una tenaglia che da una parte ha visto muoversi i familiari e, dall’altra, un’azione coordinata tra gli stessi Toti e Carfagna. I quali, deposte momentaneamente le armi, hanno deciso di collaborare per arrivare all’obiettivo comune.
Con Niccolò Ghedini come mediatore, si è fatto sentire Pier Silvio, con il benestare, dicono, di Mauro Crippa, patron dell’informazione Mediaset. Il partito del Biscione, sempre molto pro Lega e pro Salvini, da tempo suggeriva al leader di fare il possibile per non lasciare scappare Toti, il maggiore sponsor dell’alleanza con la Lega dentro FI. Toti e Carfagna hanno iniziato a telefonarsi un paio di settimane fa, fiutando l’occasione propizia. “O ce lo prendiamo adesso, questo partito, oppure non succederà mai e saremo desti nati a una veloce sparizione…” questa la sintesi di quanto si sono detti.
Toti: “Ora farò la Rivoluzione d'Ottobre”
"Ora faro' la Rivoluzione d'ottobre, in Forza Italia tutti in discussione". Lo annuncia, in un'intervista al Corriere della sera, Giovanni Toti, neocoordinatore del partito fondato da Silvio Berlusconi. "Serve un bagno di democrazia", spiega Toti che annuncia anche "primarie, non per un sosia di Silvio ma per tutte le cariche". "Non ho mai pensato a una fusione con Salvini - chiarisce quindi il governatore della Liguria - Siamo alleati, leali, ma siamo una cosa diversa. Si', va allargato il campo ed e' un polo moderato che serve costruire".
"Io certo mi candidero' - fa sapere poi - dopo aver fatto tanto macello mi pare il minimo dell'educazione! Lo faro' sulla mia linea, io vengo dal Nord, conosco quel mondo, quelle istanze e sono per una linea di alleanza stretta con la Lega e FdI, in un centrodestra strutturato con chiarezza e univoco. Mara Carfagna credo portera' avanti la sua sensibilita' piu' attenta al Sud, ai temi di quei territori, dal lavoro alla necessita' di infrastrutture, guardando probabilmente piu' al campo moderato e centrista. Ma questo verra' dopo. Adesso dobbiamo lavorare fianco a fianco perche' tutto il movimento si allarghi".
Carfagna, “Con me Forza Italia non sarà succube di Salvini”
"I rapporti si sono rovesciati, e' vero. Ma cio' non significa essere piu' deboli, o dover subire una sudditanza psicologica nei confronti della Lega. Io immagino una Fi alleata ma non succube, penso che noi ancora rappresentiamo il punto di equilibrio dell'alleanza, il contrappeso moderato ad alcuni estremismi, e non mi riferisco solo al linguaggio". Lo dice Mara Carfagna, neocoordinatrice di Forza Italia insieme a Giovanni Toti, in una intervista a Repubblica. Carfagna parla anche della sua ascesa ai vertici del partito: "Io non la vivo come una rivincita personale - spiega -, anzi penso sia una sfida collettiva. Certo mi emoziona e mi gratifica... Oggi Fi si rimette in moto. E io sento su di me l'onore e l'onere di indicare la strada a una comunita' disorientata, che aspetta risposte di buon senso ed equilibrio in una stagione politica di grandi contrapposizioni. C'e' un pezzo d'Italia che non vede l'ora di riconoscersi in una proposta moderata, liberale, riformista ed europeista".
Intervistata dalla Stampa, Carfagna annuncia primarie entro l'anno: "Il percorso dovra' concludersi entro la fine dell'anno, nessun pregiudizio, siamo aperti. E personalmente sono per le primarie fin dal 2014". Lei e Toti si contenderanno la leadership alle primarie? "Questo lo vedremo in una seconda fase. Per ora con Toti abbiamo il compito di rimettere Forza Italia sui giusti binari con Berlusconi". Al Messaggero Carfagna risponde alla domanda su come si concili l' alleanza con il Carroccio e la spinta che Salvini sta dando per l' autonomia delle Regioni del Nord: "L' autonomia regionale puo' essere sicuramente positiva, perche' da' piu' responsabilita', ma si deve tenere conto dell' obbligo costituzionale della perequazione tra territori piu' ricchi e territori con minore capacita' fiscale. Si e' cittadini italiani dovunque si vive: chiunque deve poter godere degli stessi diritti in ogni parte d' Italia".
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