Lega, Belsito: lasciai in cassa 40 mln. Maroni: nuovo partito? Salvini fa bene
Belsito dichiara di aver lasciato nella cassa della Lega 40 milioni quando è andato via
"Quaranta milioni: quando me ne sono andato dalla Lega ho lasciato 40 milioni a saldo contabile". A parlare è l'ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito, in un'intervista al Fatto Quotidiano. "Dopo le mie dimissioni nel 2012 sono entrati nelle casse del partito altri 19 milioni legati alle elezioni del periodo di Bossi, perché i rimborsi erano scaglionati negli anni. E immagino che siano arrivati rimborsi per elezioni successive. Soldi ce n'erano", ha aggiunto Belsito.
"Dove sarebbero finiti? Penso che siano stati spesi: come non lo so. Non voglio dire che ci sia niente di illecito. Dico soltanto le cose come stanno. Sono pronto a un confronto con Roberto Maroni e con Matteo Salvini. Ma sui fatti. Non vale parlare con i tweet". E poi aggiunge: "Ho pagato solo io, come se quello che è successo nel partito potesse essere tutto responsabilità del tesoriere".
LEGA, MARONI: SE CHIUDE PER IL SEQUESTRO DEI 49MLN NON E' DEMOCRAZIA
"Questa storia dei 49 milioni, per una presunta distrazione di fondi di 800 mila euro, è una cosa che non si è mai vista. Detto questo, e mi auguro che quando si arriverà in Cassazione venga cancellata, c'è la questione del sequestro cautelare di 49 milioni di euro". Lo ha detto Roberto Maroni a 'Stasera Italia weekend' in onda questa sera alle ore 20.30 su Retequattro. "La strada che Salvini ha deciso di intraprendere è quella giusta, cioè di creare un nuovo soggetto politico e anche giuridico che possa fare politica: altrimenti la Lega chiude, e questo non è accettabile. Non sarebbe democrazia", ha proseguito Maroni aggiungendo: "C'è stata per ora una sentenza in primo grado. Ricordo che la Costituzione italiana dice che c'è la presunzione d'innocenza fino a sentenza definitiva quindi, anche quelli che sono stati condannati in primo grado, Bossi in particolare, è da ritenersi innocente fino alla sentenza definitiva".
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