Politica
Forza Italia, "Toti in uscita? Questione di giorni". I motivi dello strappo
Forza Italia, il senatore Luigi Vitali ad Affaritaliani.it: "Berlusconi ha ascoltato Tajani & Co..."
"Ormai è soltanto una questione di tempo. Si stanno creando le condizioni per rendere incompatibile la nostra permanenza in Forza Italia". Il senatore azzurro Luigi Vitali, vicinissimo alle posizioni del governatore della Liguria, intervistato da Affaritaliani.it, dà quasi per certa l'uscita di Giovanni Toti e dei suoi da Forza Italia.
"Il presidente Berlusconi aveva dato la sua disponibilità a invertire la rotta puntando sulla meritocrazia e sul radicamento sul territorio, poi ha cambiato idea. Anzi, probabilmente gli hanno fatto cambiare idea. Tutti i giorni leggiamo sui giornali considerazioni poco gradevoli che, per come lo conosco e l'ho conosciuto io in tanti anni, non appartengono allo stile di Berlusconi. Non si può nominare un coordinatore per poi ingessarlo senza alcuna attività. C'era stata la disponibilità di Toti e della Carfagna per un congresso vero in cui tutti avrebbero potuto partecipare e invece ci si sta chiudendo in una torre d'avorio. Siamo al 6 o al 6,5%, non possiamo andare avanti così", spiega Vitali.
"Sicuramente Tajani ha avuto un ruolo nell'inversione di marcia di Berlusconi, d'altronde è il vice-presidente del partito. Ma non è il solo, anche tutti gli altri sono impegnati a difendere rendite di posizione e hanno paura di confrontarsi. Sanno che al prossimo giro nemmeno tutti i capilista verranno eletti".
Vitali attacca: "Non vogliono far fare le primarie a Toti, ma nemmeno alla Carfagna e a nessun altro. Occupano posizioni di vertici e si sentono garantiti per il futuro, ma il detto meno siamo meglio stiamo è un principio che ha fatto solo vittime".

Guardando al futuro, il senatore pugliese spiega: "Io aderisco al progetto di Toti che punta a far nascere un contenitore centrista visto che la destra è già inflazionata dalla Lega e da Fratelli d'Italia e la sinistra dal Partito Democratico e da Leu. Oggi il Paese ha bisogno di un movimento/partito che abbia valori cristiani, liberali e riformisti. Però la scelta di campo è chiara, nel Centrodestra. Alleati alla Lega e a FdI, certo non pensiamo a un partito unico. Oggi in Italia c'è una situazione tripartitica con Pd, M5S e Lega. La nostra cultura e la nostra storia sono quelle di Centrodestra. Abbiamo governato per molti anni con la Lega e FdI nell'ultimo ventennio e quella è la nostra collocazione".
E il nome del nuovo partito di Toti? "E' l'ultima cosa", risponde Vitali. "Non l'abbiamo preparato perché viviamo giorno per giorno, se avessimo già il nome vorrebbe dire che avremmo già organizzato la scissione. E' vero però che siamo molto pessimisti anche se abbiamo una dose di buon senso e fino alla fine speriamo che Berlusconi possa ancora rimettere tutto in discussione".
Infine i tempi della probabile, quasi certa, uscita di Toti e dei suoi da Forza Italia. "Dobbiamo andare in vacanza spaendo qual è il nostro futuro. E, quindi, è una questione di giorni", conclude Vitali.