"Forza Salvini": la corrente interna a FI che vuol ridimensionare Berlusconi

Matteo Salvini, al momento catalizzatore di un gran numero di consensi più o meno trasversali in Italia, potrebbe vedersi tributare anche quelli di una cospicua parte di Forza Italia, ora oppositrice al governo di cui il leader del Carroccio fa parte.

Lo rivela Salvatore Dama su Libero Quotidiano, in un lungo articolo che racconta della genesi di una componente interna a FI, una nuova realtà politica che raccoglie sindaci, dirgenti locali, militanti, amministratori, consiglieri regionali e così via. Tutti non esattamente in contrasto con Silvio Berlusconi, ma fedelissimi a Salvini e alle sue politiche, criticissimi contro il Pd (con cui rifuggono a ogni costo ipotesi di alleanze o anche solo di convergenze) e come tali, desiderosi di sostenere al governo il Ministro dell'Interno.

La componente, scrive Dama, è promossa dall'avvocato trentenne Pietro Spizzirri, vice coordinatore nazionale dei Club di Fi" e "nei prossimi giorni sarà organizzata una conferenza stampa a Roma per presentare la componente, che nasce come associazione, e annunciare l’elenco delle adesioni".

E ancora: "Non si tratta di un’iniziativa in polemica con Silvio Berlusconi, né vuole mettere tra parentesi la storia e il ruolo dell’ex presidente del Consiglio. È un contributo di idee. E di chiarezza, in un momento in cui la base forzista assiste attonita a contorsioni della classe dirigente berlusconiana poco comprensibili. Il centrodestra si è presentato unito alle elezioni politiche. E, dal 4 marzo in poi, è riuscito a ottenere risultati brillanti alle urne amministrative mantenendo la sua compattezza". 

In altri termini, "Forza Salvini" si propone di offrire tutto l'appoggio possibile al vicepremier leghista, anche per scongiurare la moria di consensi e di  esponenti di primo piano del partito, che in questa torrida estate si stanno allontanando da Forza Italia con l'intento neanche troppo mascherato di passare alla Lega.

Su quest'ultimo punto, i fondatori della nuova corrente sono tetragoni. Precisa ancora Dama: "Forza Salvini non è un mezzo di locomozione per traghettare un pezzo di partito nella Lega. L’obiettivo è il rinnovamento azzurro. Tant’è che l’adesione è «preclusa» ai parlamentari con più di due legislature alle spalle".

In altri termini, Spizzirri e coloro che hanno aderito all'iniziativa non hanno la minima intenzione di lasciare Forza Italia, bensì di stravolgerla dall'interno, senza rinnegarne i princìpi ispiratori ma interpretarli a seconda delle sfide del presente e dei cambiamenti che ha subìto lo scenario politico-istituzionale dopo il 4 marzo.

E se la corrente rispetta e dice di stimare Antonio Tajani, l'idea è quella di presentare comunque candidature alternative per scalare la segreteria, e resta l'auspicio che, sul caso Marcello Foa, il nodo più spinoso di tutti che minaccia di far saltare la stessa coalizione con la Lega, da parte dei sostenitori azzurri di Salvini in seno a Forza Italia si spera in un "ravvedimento" da parte del Cavaliere in perfetta linea con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti che confida in un passo indietro di Berlusconi e in un celere via libera per la nomina effettiva del giornalista sovranista alla presidenza della Rai.  

Avremo dunque una Forza Italia di lotta e di governo? In caso affermativo, chi ne gioverà sarà sempre e comunque Matteo Salvini, che vedrà rimpinguarsi ulteriormente il bacino di consensi nonché - e soprattutto - i numeri sui quali poter contare in Parlamento.