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Politica
Francia, "Le Pen dimostra che Berlusconi e Salvini sono incompatibili"
Stefano Parisi

Quale insegnamento trae per l'Italia e per il Centrodestra dal primo turno delle elezioni presidenziali francesi?
"Italia e Francia sono due Paesi diversi. Tutta questa voglia di riportare in Italia le vicende francesi mi sembra una storia strana e provinciale. L'Italia è l'Italia e la Francia è un altro Paese. Io non vedo alcun insegnamento. Dico che senza ombria di dubbio per l'interesse degli italiani e dell'Italia l'auspicio è che non vinca la Le Pen, perché la sua vittoria sarebbe un danno per l'Italia".

Per quale motivo?
"Se La Pen vince l'Europa si dissolve e per l'Italia non sarebbe certo una notizia positiva. Questo però non vuol dire affatto che io sia d'accordo con le politiche proposte da Macron, visto che tutti stanno facendo a gara per essere simile a lui. Io convergo maggiormente sulle politiche di Fillon e non su quelle di Macron. Però fra i due spero che il 7 maggio in Francia non vinca la Le Pen perché sarebbe un grosso guaio per l'Italia".

Ora è partita la ricerca del Macron italiano, chi è secondo lei?
"Non esiste il Macrn italiano. Quando ha vinto Trump negli Stati Uniti tutti a cercare il Trump italiano. Ora tutti alla ricerca del Macron italiano. Mi sembra un modo provinciale di leggere la politica. Penso che quando Renzi dice 'Je suis Macron' sbaglia, lui non è Macron, semmai è Hollande con i disastri che ha fatto in Italia. Forse Renzi sarebbe potuto essere simile a Macron quattro anni fa, ma poi ha deluso tutte le aspettative possibili e immaginabili. Non mi piace questo gioco a chi è il Macrn italiano. Vorrei sapere piuttosto chi è in grado di tirar fuori l'Italia dal disastro in cui si trova, ma è un'altra storia".

Berlusconi prima del voto di domenica scorsa ha detto chiaramente no ai populismi, queste elezioni francesi spingono quindi il leader di Forza Italia verso Renzi e lontano da Salvini. O no?
"Primo punto: il voto francese non ha alcun impatto in Italia. Secondo: la posizione che hanno assunto Salvini e la Meloni, che domenica sera hanno immediatamente detto che sperano che vinca la Le Pen per uscire dall'Europa, chiarisce una volta per tutte la differenza che c'è tra le due anime del Centrodestra. Questa frase l'avevo detta lo scorso 12 novembre, poi il 16 novembre Berlusconi disse che io non ero adatto perché litigavo con Salvini. E invece credo proprio che il 12 novembre avevo ragione io".

Quindi Berlusconi e Salvini non possono stare insieme proprio come Fillon e la Le Pen non stanno insieme...
"Anzi, Fillon ha detto subito di votare Macron al ballottaggio".

Appunto...
"Dico che non c'era bisogno delle elezioni francesi per chiarire che ci sono due linee tra di loro non compatibili nel Centrodestra. E lo dissi il 12 novembre dell'anno scorso".

Forse Berlusconi lo ha capito un po' tardi...
"Anzi, stigmatizzò quella mia frase dicendo 'Parisi non va bene'. E invece avevo ragione io. Mi sarei augurato, con quello che sta succedendo, un po' più di cautela da parte di Salvini, invece ha preso una posizione netta ma è probabile che la Le Pen perderà. E credo che sia sempre sbagliato immedesimarsi in un leader di un altro Paese. Che leader politico è uno che si immedesima con i leader di altri Stati? Prima ha fatto i selfie con Trump, poi Putin e ora la Le Pen. La nostra dignità è quella di essere italiani e di avere leader italiani. Noi siamo dentro l'Europa e vogliamo restarci, se Salvini vuole uscire dall'Ue credo che sia difficile presentarsi davanti agli italiani con una parte della coalizione, anche se piccola, che dice usciamo dall'Europa e gli altri invece sono per restare dentro l'Ue".

Ma per evitare che vincano Grillo e i 5 Stelle se Berlusconi si allontana da Salvini non resta che un'alleanza al centro con Renzi...
"Dipende da tante cose, non cè neanche una legge elettorale. Quando Berlusconi governava con Bossi aveva il 30% e Bossi il 6. Da qui alle elezioni può succedere di tutto. Oggi il tema è riportare il popolo del Centrodestra a votare per il Centrodestra ed è quello che stiamo facendo noi. 'Energie per l'Italia' è la casa che si riprone di riportare gli italiani di Centrodestra a votare per il Centrodestra, cosa che hanno smesso di fare negli ultimi anni. Ormai il gioco non è più a tre ma a quattro all'interno del Centrodestra: ci sono i tre partiti tradizionali e ci siamo noi che stiamo costruendo una casa nuova. C'è ancora tanto lavoro da fare ma lo schema cambierà da qui al voto".

Se ci fosse un ballottaggio Renzi-Salvini, come Macron-Le Pen in Francia, chi voterebbe?
"Per fortuna in Italia non abbiamo l'elezione diretta del Capo dello Stato".
 

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