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Politica
Frasi choc sullo stupro della ragazza polacca: cosa dice ora la Boldrini?

Lo stupro è un atto peggio (sic), ma solo all’inizio, una volta si entra il pisello poi la donna diventa calma e si gode come un rapporto sessuale normale”, questa la frase choc di un “mediatore culturale”, tal Abid Jee che sta a Bologna e studia addirittura Giurisprudenza, ma di prudenza ne ha ben poca, visto quello che è riuscito a scrivere su Facebook dopo lo stupro sulla spiaggia della giovane polacca a Rimini.

Naturalmente il signor Abid è stipendiato da una cooperativa (ora è sospeso: è il minimo) e dovrebbe “mediare” tra la nostra cultura e quella di origine degli immigrati, ma lo fa a modo suo e cioè ripropone il suo modello che poi è, fatte le dovute eccezioni, quello delle terre di origine, di una donna - oggetto di piacere dell’uomo che, però, purtroppo, qualche volta, se non gli hanno tagliato bene i pezzi giusti alla nascita, potrebbe anche lei provare piacere e quale occasione  migliore per non provare sensi di colpa che durante ad uno stupro? Questo è più o meno il ragionamento che molte persone come Jee si fanno.

Ora partirà la solita bordata di filosofia “isolazionista”: è un caso isolato, non rappresenta certo la maggioranza. Cose già sentite, ma che si ripetono e il caso della bambina inglese cristiana data in affidamento ad una famiglia islamica che la voleva convertire a forza, non aiuta.

Sarebbe allora interessante sentire la Presidente della Camera Laura Boldrini su questa vicenda, visto che si troverà costretta in una terribile morsa: da una parte la sua difesa delle donne (giusta nel merito, sbagliatissima nel metodo) e dall’altra la sua talebana difesa della “cultura” dei migranti. La Boldrini è anche strenua “difensora” delle cooperative e ong che gravitano intorno a quello che è divenuto un vero e proprio business fatto sui migranti stessi e cioè quello della “accoglienza” e della “integrazione”.

Oltretutto il terribile stupro della ragazza polacca, davanti al suo ragazzo, è stato commesso, pare, da nordafricani, non si sa se migranti o no.

Fermo il rispetto della legge che prevede l’accoglienza ai rifugiati politici l’Occidente dovrebbe incominciare a chiedersi se la “cultura” di origine di molti migranti sia accettabile nei nostri Paesi. Una “cultura” che spesso che incita alla violenza religiosa e ha una concezione orribile delle donne e delle minoranze; una cultura che prevede la mutilazione dei genitali delle bambine alla nascita ed altre amenità discriminatorie.

Occorre riflettere ed interrogarsi attentamente su questi temi per la difesa di quei diritti umani che, a parole, gente come la Boldrini vorrebbe difendere ma che per una eterogenesi dei fini conduce all’opposto.

Tags:
stupro ragazza polaccaboldriniabid jee mediatore culturale





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