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Politica
"Sistema" PD: basta politica nelle scuole!
Chi studia scienze della comunicazione sa bene che un messaggio è tanto più potente quanto più arriva in modo occulto, subliminale.
Negli ultimi anni c'è stato il boom della PNL, ovvero quel tipo di linguaggio che parla alle emozioni e che quindi aggira le difese umane razionali (quelle cioè in possesso degli anticorpi contro la manipolazione) quali il pensiero logico, il senso critico, la diffidenza. 
La ormai decrepita frase "è sotto gli occhi di tutti" ad esempio, voleva far credere, che un qualche cosa fosse un dato assodato! Magari lo era per davvero o magari era del tutto falso(!), ma con questo slogan la politica ti convinceva molto di più che con argomentazioni strutturate.
Parente di questo stratagemma, che è solo una goccia nel mare di una vera e propria materia, è la tecnica della ripetizione costante di un concetto errato: esso a forza di venir riproposto diviene familiare alla mente umana, la quale, alla fine, se ne fida ed inizia a accoglierlo, a "sposarlo", a crederlo vero.
Adesso però la questione si è fatta ancor più pericolosa perché il mondo della manipolazione utilizza colori, suoni, tempistiche con effetti subliminali ancor più potenti della PNL essendone l'evoluzione e ad esserne interessata è la scuola: non credo faccia piacere agli italiani sapere che i propri figli, magari minorenni, siano sottoposti ad una costante manipolazione a prescindere dalla bontà o meno dei temi proposti.
La scuola è diventata un trasmettitore di messaggi politici a mio avviso illeciti anche se apparentemente sul filo di lana della legalità (a scuola è vietato fare politica):  email dalle segreterie, manifestazioni e/o raccolte firme e/o conferenze e/o corsi e chi più ne ha più ne metta. Chiaramente non viene detto "votate questo" o "ha ragione quest'altro" (oddio a volte accade pure quello), no, non è questo il metodo altrimenti verrebbe denunciato e poi potrebbe essere riconosciuto e controbattuto.
Un esempio? Il razzismo. A mio avviso non esiste un fenomeno razzista su vasta scala in Italia, si può essere d'accordo con la mia affermazione come no.
Secondo me l'italiano non è razzista ma ai cittadini disturba parecchio essere fermati per strada da chi non è familiare, quando sono nei loro pensieri (quindi in una sfera intima), non sopportano essere contattati da individui non conosciuti che li obbligano ad esporsi al continuo imbarazzo del dire "non ho soldi".
Arrivo al punto: una parte politica afferma cose simili alle mie, l'altra grida al razzismo o peggio (ridicolo ed irrispettoso) al fascismo: guarda caso con l' avvicinarsi delle elezioni, nelle scuole, iniziano a moltiplicarsi inviti, iniziative, lezioni, manifestazioni, petizioni, corsi, proposte tematiche ecc che descrivono una esplosione repentina (in realtà presunta) di razzismo e fascismo nella nostra Patria. Questa tempistica, unita al linguaggio non verbale mostrato in queste occasioni dai relatori, è finalizzata al far spirare un certo venticello, quello del PD nei cervelli dei nostri giovani e delle loro famiglie. Questo pensiero dominante, per giunta, è dominante solo negli istituti pubblici dove o taci e ti allinei o ti fanno provare vergogna ma non è lo stesso della stragrande maggioranza dei cittadini: questo succede perché alcuni partiti ci rastrellano voti e cioè potere pagnotta!
La gente coinvolta suo malgrado in questo vortice, di norma, reagisce prima irritandosi ma poi finisce per subire questo abuso temendo di rimetterci qualcosa.
Questo peraltro è solo un ingranaggio di uno stesso enorme sistema sedicente progressista, ramificato in diversi consessi (vedasi quanto avvenuto a Bibbiano) tra i quali possono essere inseriti alcuni sindacati, molte ONLUS, alcuni professionisti (mediatori culturali, psicologi, pedagogisti), Università e perfino chi organizza i programmi didattici.
Quando un Ministro dell'Istruzione serio interverrà?
Siamo tutti in attesa di un gesto coraggioso e non della solita ipocrisia.
 
 
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    pdpd scuola





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